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Zdenek Zeman a Non è un paese per giovani del 17/01/2017 (audio e trascrizione completa)

Notizie || 18/01/2017

Mister Zdenek Zeman è stato ospite della trasmissione Non è un paese per giovani su Radio Rai 2.
Mister Zeman, come dice il sito della RAI, ha raccontato il suo calcio tra pause "celentaniane", w.app degli ascoltatori e humour inglese. Giovanni e Max hanno poi tentato di convincere mister Zeman a tornare come ospite fisso del lunedì.

Questa la trascrizione di tutta la puntata:

Abbiamo un ospitone, diciamo che anche se non fosse venuto lui in persona, il fatto di esserci stato a pranzo… mi aveva dato una botta che ho fatto un fine settimana meraviglioso, son stato superattivo, mi ha dato proprio energia.
Però il pranzo ha avuto un buon esito perché è qua fisicamente nei nostri studi… mister Zeman buongiorno
ZZ: Buongiorno a tutti

Benvenuto. Com’è andato il pranzo dal suo punto di vista mister. Cosa c’era in quel vino, perché m’ha dato qualche sostanza lei…
ZZ: Hai bevuto l’acqua

Ah nell’acqua era. M’ha messo qualcosa nell’acqua, perché sono uscito con energia, come i suoi calciatori giovani quando escono dall’allenamento e vogliono giocare uguale ero io, capito.
ZZ: Vabbè ha cominciato piano, poi aveva finito gli antipasti, tutti.

E’ una buona forchetta Giovanni. Ma la sua dieta è quella che prescrive ai giocatori all’inizio della stagione durante il ritiro, quella fatta di patate lesse… Non mi pare però che facesse la dieta, dico la verità.
ZZ: No ma a parte che mangio poco, però, la mia dieta non è più la mia dieta, la facevo a Licata ai miei tempi, a Foggia, poi lascio ai medici.

Giusto. C’è il nutrizionista che segue l’alimentazione della squadra, un tempo forse era più legato mister a questa faccenda
ZZ: Ai tempi miei avevano più fame i giocatori.

Adesso…
ZZ: Che è importante avere fame nel calcio

Certo, certo non solo quella a tavola ovviamente. Allora io sarei stato un gran calciatore dico la verità. Io c’ho una fame muoio…Devo dire che la dieta del mister è fantastica perché s’è magnato un bel piatto di rigatoni alla carbonara. Solo il primo oppure si è affacciato anche sul secondo?
ZZ: No no, qualche antipastino e via.

Antipastino, diciamo roba forte, però comunque…Quand’è che è scattato il si, dice ma allora accetto, dopo questa chiacchierata, quand’è che Giovanni l’ha convinta a…Non l’ho convinto innanzitutto
ZZ: Non mi ha convinto…Questa è una seduta di prova…

Se lo convinciamo adesso, quindi non dire cazzate…
ZZ: No perché se la gente si lamenta è inutile che vengo

Intanto c’è l’sms che può essere scritto ma anche il whatsapp vocale, sappiamo che lei è molto amato quindi se volete potete inviare appunto anche un whatsup vocale. Mi piacerebbe sentire le vostre voci. Posso fargli subito una domanda sul fumo perché io ho smesso di fumare tipo 15 anni fa no, fumavo 40 sigarette al giorno etc. Una cosa che invidio a lui e a altri pochi nel mondo che ho visto è che per lui non è cambiato niente perché lo fanno fumare dappertutto. Cioè ecco io non avrei smesso di fumare se mi avessero permesso di continuare a fumare nei ristoranti, al cinema no, non ci va mister no?
ZZ: No, non ci vado. Ancora in estate, in qualche arena all’aperto…ci provo…

Si lamentano se fuma all’aperto nelle arene? Si, qualcuno un po’ dice “aho la sigaretta”
ZZ: Si qualcuno. Di solito negli ultimi tempi le arene sono un po’ vuote quindi…

Ci sono le zanzare più che altro. Sottile critica al cinema. Vabbè però insomma questa è una cosa che gli invidio, perché non avrei smesso io, quindi per fortuna…
ZZ: Ma non mi fanno fumare dappertutto. Nei treni non posso fumare

Ma questo è un bene perché comunque…In panchina si poteva, adesso non si può più.
ZZ: In panchina si poteva, non si può più da tanto tempo. Anche se qualcuno lo nasconde.

Chi? Mette sotto? Però mi sembra che Sarri che è un altro accanito fumatore si presenti con un mozzicone di sigaretta che tiene come…palliativo. Funziona?
ZZ: Per lui si, se lo usa. Però lui fuma un po’ più di me pure

Ah si? Addirittura? Con la sigaretta elettronica ha provato?
ZZ: Si però ho provato ma non…

Non da soddisfazioni? Scuote la testa.
ZZ: Non è fumo.

Stanno arrivando i primi messaggi, il testo di sentirci un classico… Aspetta posso spiegare al mister che c’è la musica ogni tanto in questa trasmissione…Questo è Glen Frey
ZZ: Mi piace la musica.

Bravo mister…

Voglio dire, per far giocar bene una squadra, bisogna per forza vincere?
ZZ: Non credo, per giocar bene una squadra devi dare soddisfazione alla gente

Fargli vedere un bel calcio.
ZZ: Più applausi avevo quando giocavo fuori, riconoscimento di cose che ci hanno applaudito. Contenti di quello che gli abbiamo fatto vedere.

Perché si divertivano
ZZ: Si divertivano, non solo perché hanno vinto.

Ma perché hanno visto un bel gioco, un bel calcio. C’era un rito che ricordo allo Zaccaria di Foggia, un tifoso che le passava un pacchetto di caramelle ogni partita casalinga del Foggia, all’epoca del Foggia appunto, di Zemanlandia come era definito. E’ superstizioso o scaramantico, cerca appuntamenti fissi che portino bene oppure era casuale?
ZZ: Mah, è questione di educazione. A parte che quel signore è uno che aveva un figlio, che prima che venivo a Foggia giocava. Io sono arrivato e con me non ha mai giocato e l’abbiamo mandato via.

Accidenti…
ZZ: Quindi doveva venire con me e invece…ogni settimana portava caramelle. Poi si è sparsa la voce e… dove andavo andavo e portava caramelle

Era diventato un allenatore con i denti cariati. Senta mister, ma Ranieri ha fatto il miracolo veramente con quella squadra, quella squadra piccola. Il Leicester. Vincendo il campionato ha fatto un miracolo come l’aveva fatto anche lei con certe squadre portandole a un livello… cioè questi miracoli si fanno perché il mister riesce a inquadrare in qualche modo una squadra oppure è una concomitanza di cose, è un’alchimia, anche fortuna?
ZZ: Beh c’è un po’ di tutto penso. Sicuramente che il Leicester vinceva il campionato non ci pensava nessuno. Probabilmente lo ha vinto anche con merito, e di fronte alle altre squadre che sicuramente erano più titolate, fare così non è facile. E infatti si vede quest’anno…

Ehi si, forse l’appagamento ha fatto si che i giocatori e forse lo stesso Ranieri forse trovassero meno fame come si diceva all’inizio, rispetto al campionato scorso, anche perché in Champions non sono andati benissimo
ZZ: Eh beh di solito dovrebbe venire più fame ancora visto che sono all’apice, visto che hanno conosciuto successo e gloria dovrebbero cercare di mantenere. Normale che non è facile, infatti, non è facile. Soffrono quest’anno.

Perché i giovani con lei rendono sempre oltre ciò che è atteso, faccio esempi del Pescara della promozione con Verratti, Immobile, Insigne ma anche il Foggia con Signori e Rambaudi o i tanti ragazzi anche della Roma come Marquinho, rivenduto al Saint Germaine
ZZ: Marquinos

Giusto, con la S.
ZZ: Ma io penso che c’è un perché anche se io avevo anche soddisfazioni dai vecchi, dai più vecchi, come Aldair, non era più giovanissimo. Però penso che i giovani ascoltano di più.

Ah si?
ZZ: Mentre i più esperti dicono questo già l’ho visto, questo già l’ho fatto…

E’ più un fastidio
ZZ: Anche di testa mia…

Quindi Balotelli se l’avesse avuto l’avrebbe messo sulla retta via?
ZZ: Eh no, questo ci hanno provato in tanti e non ci sono riusciti, nemmeno io. Balotelli è sicuramente un talento ma ne ho visti tanti di talenti che sono scomparsi proprio perché non riuscivano a stare in mezzo al sistema calcio.

Tipo? Un nome su tutti, quello su cui avrebbe scommesso in ritiro e poi nel corso della stagione ha detto con te non c’è niente da fare
ZZ: No non lo voglio fare. Visto che è negativo…

No ma magari visto che ora è libero e a spasso…Il più grande che hai allenato è stato Totti? Il campione che ti è piaciuto di più allenare è stato Totti?
ZZ: Per me Totti anche se ho allenato tanti fenomeni, tanta gente brava. Però Totti ha qualche cosa di più se gioca ancora a 40 anni.
 
Ancora tanti messaggi per Zeman, tra poco leggeremo e sentiremo anche whatsapp vocali. Mister, gli domando anche di Trump tra poco. Ci sono dei messaggi vocali per Zeman quest’oggi nostro ospite. Sentiamone alcuni. “Giovanni, ma Zeman lo sa che sei juventino?” Si lo sa, il rapporto mi sembra per ora pacifico, tranquillo, poi vedremo se replicherà la sua presenza la prossima settimana, vedremo se l’ha metabolizzato
ZZ: Ma il discorso è sempre…io son sempre stato juventino, ho tifato sempre Juventus grazie a mio zio Vycpálek, e non ce l’avevo con la Juventus ce l’avevo con le persone che guidavano la Juventus e hanno fatto tanti danni

Che non ci sono più. Si, stranamente, guarda caso. Appunto dico, non ci stanno più. Sentiamone un altro. “Ciao a tutti, volevo solo dire che mister Zeman è, resta e sarà sempre il numero uno. Indimenticabile il suo duetto con Antonio Albanese nei panni di Frengo ‘n Stop, in cui Zeman chiaramente, senza dire una parola con la sua segreta mimica, il fascio di luci in bianco e nero rimaneva così attonito ma diceva più di ogni altra parola e diceva tante cose. Grande Zeman continua così ti vogliamo su Radio 2”. Beh questo è proprio un invito ufficiale. Chi è questo, sembra mi zio.
ZZ: “Vogliamo”, è uno però.

E’ uno dei tantissimi. Domanda, parlavate delle tantissime sigarette fumate da mister Zeman. Domanda, ma in casa la moglie la fa fumare o fuma sul balcone come tutti noi?
ZZ: No io fumo in casa, ma lei se ne va.

Sul balcone, è lei che va sul balcone mentre fuma?
ZZ: Va sul balcone. Poi mi scende, mi apre tutto co sto fresco…

Quindi sempre finestre aperte in casa, più o meno.
ZZ: No perché più o meno sta sempre su.

Ok comunicano attraverso i piani, segnali di fumo
ZZ: Ogni tanto mi chiama al telefono adesso

Ah si, posso scendere hai spento? Altro whatsapp sentiamo si ce ne sono tantissimi. “Dite la verità è Max Tortora che fa l’imitazione, è un personaggio, non ci credo che è Zeman veramente”. No e invece è proprio il mister. Che dobbiamo fa per fartelo vedere non lo so qui siamo alla radio.
ZZ: C’ho il passaporto.

C’ha il passaporto, gli facciamo una foto e gliela mandiamo su facebook. A proposito di passaporto, torna spesso nella Repubblica Ceca, ex Cecoslovacchia? Si parlava dello zio Vycpálek…
ZZ: Spesso, rispetto a prima si perché non ci sono andato a casa per vent’anni. Ci sono andato per la prima volta nel ’91 dopo il ’69. Ora ci vado due volte all’anno.

E rispetto a ciò che aveva lasciato e ha trovato dopo la situazione è ovviamente migliorata ma ci sono nostalgici ancora dell’epoca in cui la Cecoslovacchia poi diventata repubblica Ceca era legata all’URSS
ZZ: Vabbè ci sono nostalgici perché sono rimasti quelli che c’erano prima al potere, quelli rimpiangono che non c’è più la vita…

Ci sono ancora lì anche loro?
ZZ: Ancora esiste il.. comunista.

Scusa ma bisogna domandargli di Trump…Questa è stata una delle pause più gradevoli da quando faccio radio perché qui con la presenza di Zeman è come se fosse arrivata una rock star capito? Sono arrivate moltissime persone che non avevo mai visto, gente di altri studi, di altre trasmissioni che vengono a fare i complimenti al mister. Tutto questo amore che le riservano le piace oppure è anche un po’ fastidioso tutte queste pacche sulle spalle perché toccano, tocca molto sta gente
ZZ: No ma è meglio così, è meglio delle pietre.

Quello si è un discorso da Catalano. Le monetine…Però anche camminar per strada, Roma è una città che appunto la gente è molto fisica, ti ferma, fa complimenti, dopo un po’ magari può anche infastidire. Anche il pensiero di uscire e di doversi sottoporre poi a una sequenza di selfie.
ZZ: Vabbè infastidire no perché fa sempre piacere che la gente ti riconosce che ti… sembra che ti vuole bene però quando è troppo è troppo

Quando uno c’ha il boccone in bocca che sta per mangiare tipo “mister!” ti tirano da una parte dall’altra. Però non è tanto convinto, gli piace questa cosa.
ZZ: Mi fa piacere

Whatsapp vocali “Buongiorno. Mister Zeman, quand’è che viene ad allenare il Bologna. No magari il superlavoro però mi piacerebbe che lei venisse ad allenare i rossoblu. Io sono tifoso del Bologna. Poi andiamo in panchina io, lei e Camilleri con una bella paglia in bocca, fumare, fumare, fumare. Io, lei e Camilleri come le sembra, un bel trio. Ciao Alberto da Bologna” Un bel messaggio, fumatori in panchina in sostanza perché anche Camilleri. Bologna?
ZZ: Beh ma li non si può. Io magari fumo di più perché quando uno allena non fuma.

Bologna è una squadra buona da allenare?
ZZ: A Bologna sono sempre stato tanto vicino fino a 3 anni fa, ho firmato contratto anche

E come mai non è andato in porto?
ZZ: Perché poi hanno preso penalizzazione…

Questo è un retroscena che non conoscevamo. Però lì s’è giocato con tagliatelle, tortellini, lì era buono. Anche con una penalizzazione mister chi se ne frega lì c’era da magnare tanto
ZZ: Non sono tanto mangiatore. Non vivo per mangiare, mangio per vivere

E per allenare però, anche per allenare, è una droga
ZZ: E’una droga però a parte che sono abitudini, sulla panchina da 40 anni mi è sempre piaciuto

Non c’è modo di disintossicarsi da questa cosa
ZZ: Ora c’è, la panchina nei parchi pubblici

Beh però ci sono i bambini che giocano a pallone, potrebbe dare delle indicazioni che ogni tanto…A zona…
ZZ: Ormai sono pochi i bambini che giocano in mezzo alla strada, il calcio.

Questo è vero
ZZ: Infatti si vede, oggi…Sono pochi quelli tecnicamente all’altezza

Tutti stranieri i giocatori delle squadre italiane, quasi tutti. Lo sport di strada, il calcio giocato per strada, se non altro aiutava nei fondamentali
ZZ: Dava tanto si

Cosa le manca… Stiamo zitti, quando c’è Zeman si può stare anche trenta secondi zitti, guarda che il silenzio di Zeman è molto meglio di quello di Celentano, le pause di Zeman sono più forti, facciamo una pausa di Zeman, silenzio……..
ZZ: Si addormentano…

Fantastico. Mister deve tornare solo per questo omaggio che è la sintesi. Un silenzio pieno di significato. Non dire deve tornare
ZZ: Ma se è un’ora che sto parlando.

Io metto le mani avanti. Non bisogna pressarlo, mister torna se glie va, se non glie va non torna. Benissimo come non detto mister. Ha detto che ama la musica, spero che i Cardigans gruppo scandinavo possa piacerle. Conosce i Cardigans mister?
- No

No allora leviamoli
ZZ: No nel senso che io sento tutto, non so chi sono ma…io sono rimasto a Battisti.

Poi mettiamo Battisti. Poi ci dice la canzone preferita e gliela mettiamo. Non facciamo troppo i ruffiani che poi se ne accorge. Diciamo di si e poi non la mettiamo. Ancora con mister Zeman. Oggi. Si volevo fargli questa domanda. Mister, anche se abbiamo fatto la pausa zemaniana che funziona, si può fare alla radio, però dicevo cosa ne pensa di Trump, dell’elezione di Trump, noi lo chiamiamo Forrest Trump
ZZ: Trump, io ammiro i capelli

Questa è buona, vorrebbe i capelli di Trump?
ZZ: Si

Adesso chissà prenderanno la sua foto, metteranno i capelli di Trump
ZZ: Magari visto che li sto perdendo.

Quindi quello…
ZZ: Mah per altre cose, è difficile giudicarlo.

Ma è preoccupato, in prospettiva?
ZZ: Mah deve cominciare questa settimana, vediamo cosa fa

Vediamo cosa fa la prima domenica. No ma però i primi cento giorni è chiamata luna di miele perché c’è l’ambientamento alla Casa Bianca, uno prende possesso della carica…Diciamo che lui ha fatto uno o due dichiarazioni niente male, se quella è la luna di miele…
ZZ: C’avrà anche vicino qualcuno normale no? Mica farà tutto lui.

Questo mi pare sia indicativo sul suo giudizio seppur di rinterzo su Trump. La luna di miele con i tifosi dura molto meno, cento giorni son troppi se qualcosa poi non va.
ZZ: Ma dipende…

C’ha avuto a che ridire con qualche curva, un po’ pesante, un po’ troppo facinorosi, gente che l’ha minacciata
ZZ: Vabbè ma di solito, di solito con me non se la prendevano, con la squadra mi ricordo a Stella Rossa sono entrati venti di quelli belli

Che sono famosi poi in tutta europa perché tutti segnalati…
ZZ: Al centrocampo hanno schiaffeggiato il capitano. Ho detto voi fate quello che vi dice il mister. E se ne sono andati.

Li ha mandati lei mister
ZZ: No io non avevo rapporti con quella…

Quella squadra facesse esattamente quello che diceva lei
ZZ: Esattamente non so ma, finchè circola lui…Nelle partite che ho visto non so…poco impegno.

Da intenditori questi della curva. Seppur forse esagerati nelle maniere, di manifestare il proprio dissenso. Il suo idolo da adolescente, essendo cresciuto nella ex Cecoslovacchia o Repubblica Ceca era Zatopek o qualche altro sportivo che magari non è conosciuto da noi? Chi era?
ZZ: No era Zatopek, perché uno che vince cinquemila, diecimila e maratona alle Olimpiadi non s’è mai visto e non si vedrà mai

E’ un eroe nazionale
ZZ: Eh si.

Da noi chi è? Beh un Tomba, un Mennea, Panatta, sportivi che valicano il proprio ambito di competenza
ZZ: Magari una figura tipo Jagr, giocatore di hockey su ghiaccio

Ah già
ZZ: 44 anni gioca ancora

Lendl come ha percepito, visto che poi ha scelto l’America, il Connecticut, per il resto della sua esistenza.
ZZ: Vabbè era un personaggio importante, poi magari che se ne sia andato un po’ prima

Che sport ha fatto mister lei, tutti?
ZZ: Io ho fatto tutti, a parte che visto che ho studiato pure all’università dello sport a Praga eravamo obbligati, ma io facevo allenamenti, facevo campo sotto casa…

Di che?
ZZ: Eh campo palla a mano, perché ci giocavamo tutti.

Le porte si possono usare anche per…ma ha insegnato anche educazione fisica o sbaglio? In Sicilia, per un po’ di tempo.
ZZ: Si ho fatto l’ISEF a Palermo, poi ho fatto 3 anni a scuola

Ma coi ragazzi come andava nelle scuole superiori, aveva lo stesso atteggiamento che ha nei confronti di una squadra?
ZZ: Si uguale. E’ vero che i genitori venivano a minacciare se facevo cose troppo pericolose

Tipo il quadro svedese
ZZ: Si può fare qualche volta. Non erano abituati.

Anche perché la rigida disciplina, che comunque aveva i suoi pregi, l’Europa dell’est vista da un occidentale o comunque da chi non è abituato a orari così serrati, a allenamenti così serrati poteva sembrare un eccesso, un professore su quei canoni li.

ZZ: Vabbè a parte che qui si da alla scuola poca importanza, l’educazione fisica che di solito il professore si prende il giornale e lo legge

Quindi educazione…
ZZ: Quindi educazione non ce n’è, è importante anche lì imparare disciplina, imparare anche qualcos’altro.

Qual è il giocatore che le ha dato più soddisfazioni, che se l’è tirato su, che l’ha visto esplodere e ha detto ecco questo m’ha dato proprio soddisfazione?
ZZ: Penso Signori

Beppe Signori
ZZ: Signori l’abbiamo preso dal Piacenza, giocava mezza punta, centrocampista, la prima volta che l’ho visto quando siamo saliti per andare in ritiro… un bomber…io ho fatto sempre 4 gol a campionato…e invece poi di carriera ne ha fatta tanta.

Lo sente ancora?
ZZ: Non lo sento da tempo.

In Cina allenerebbe, visto che adesso è il nuovo mercato? In Cina allenerebbe? Lo sguardo mi ha incenerito, però non si sa mai.
ZZ: Ma io qualche offerta ce l’avevo in Cina…

Niente
ZZ: Per il momento no. Non ho bisogno di soldi, nel senso per mangiare ce l’ho ancora.

Ma al di là degli ingaggi, come mercato che potrebbe essere poi il futuro, non solo come qualche anno fa i giocatori a fine carriera, adesso li prendono che già non proprio a fine carriera, ancora nel pieno del proprio…talento.
ZZ: Eh ma voglio vedere quando tornano…ho visto Diamanti…

Gilardino che è tornato…
ZZ: Dopo sei mesi sono riusciti a venderlo.

Dovrebbe tornare Pellè, ammesso che torni dopo quello che ha combinato con la nazionale italiana mandando a quel paese Ventura, poi parliamo di eventuali dissidi interni…Quando vede una partita e lei farebbe una sostituzione lo dice a voce alta…levalo…
ZZ: No io no

Lo tiene per se, lo tiene dentro
ZZ: Ci sono giocatori che fanno anche male, ma se allenatore lo tiene in campo c’avrà i suoi motivi

Affari suoi
ZZ: Boh

Mister Zeman qui con noi fino alle 13.30, non capisco dallo sguardo, dall’atteggiamento del mister se possiamo sperare in una sua…non devi sperare…Sai com’è Zeman, lascia perdere, lui deve somatizzare tutto, poi deve magnare un po’ di carbonara, vede, ci pensa, va a casa sua, e poi ci da la risposta. Il Papa? Le piace il Papa Francesco?
ZZ: Si anche se ero più di Wojtyla

Carol è stato importante, quando l’Unione Sovietica, l’apertura…
ZZ: Penso che ha fatto tante cose…

L’ha incontrato papa Wojtyla?
ZZ: Si

Cosa vi siete detti?
ZZ: Pensavo che un Papa è un Papa, invece fece impressione a loro incontri

Perché lei mister non ha parlato nemmeno col Papa, o si?
ZZ: No…

Silenzio anche davanti al Papa, o forse proprio..
ZZ: Ero intimorito.

Eh si, un minimo si immagino. Papa Francesco ha avuto occasione di incontrarlo invece?

ZZ: No
Con papa Wojtyla quale ricordo…Vuoi che ti dica proprio cosa si son detti? Saranno affari loro? Sei andato come allenatore della Lazio o della Roma? Con la squadra del…

ZZ: Del Foggia

Del Foggia, pensa, quindi inizio anni ’90 più o meno. Tanti messaggi e io ne scelgo uno tra i tanti, c’è anche quello vocale, sentiamo uno vocale poi leggo l’sms. “Io Zeman lo paragono a Pertini. Per me Zeman è proprio il partigiano del calcio, un uomo assolutamente stupendo. Grazie Zeman, grazie di tutto Mister”
ZZ: Si ma non son tanto bravo a scopa

Anche se l’errore clamoroso che fece perdere la partita alla coppia Zoff-Pertini fu proprio di Pertini, lo ha ammesso anni dopo e Zoff è stato scagionato. Zoff c’aveva sta macchia, sembrava avesse fatto la chiamata sbagliata, poi Pertini ammise l’errore. Però vedi quanto bene ti vogliono mister, questo era fiorentino, questo era toscano. Non le voglio fare il domandone tipo quale squadra le piacerebbe allenare perché son domandone che non si fanno però dico…quanta voglia c’ha di allenare? Cioè la mattina si sveglia e il cuore pulsa per andare sul campo oppure bisogna aspettare…
ZZ: No il cuore pulsa no…è normale sennò sono morto…ma non ci penso. Qualche offerta l’ho avuta, però devo ritrovare una squadra dove si può lavorare, penso che ce ne sono oggi poche.

Quindi una squadra non uno squadrone dove tutto è già deciso, con i giocatori, una dove si può inserire
ZZ: Dove si può lavorare. Dove i presidenti non fanno formazione.

Il Prato, la mia città, perché non si piglia il Prato, il Prato si tira su
ZZ: Ma l’ c’era il presidente che faceva tutto

Toccafondi, certo. Non c’era neanche l’allenatore lì, c’era il presidente che faceva tutto. Il figlio giocava in porta. Whatsapp vocale “Sono un disamorato di questo sport, in quanto ormai l’andazzo antisportivo sotto tutti i fronti la fa da padrone. Allora io mi chiedo signor Zeman, lei che è stato anche un idolo in questo senso, di correttezza e di coerenza, come non si fa a cacciare il proprio giocatore quando simula un fallo specialmente in area di rigore magari scaturendone un rigore a favore e quindi è un ladrocinio e una ruberia?
ZZ: Per me non si fa, non si dovrebbe fare nel senso simulazione però purtroppo c’è, anche allenatori vogliono queste cose

Ah glielo dicono, buttatevi in terra ragazzi.
ZZ: Eh succede purtroppo.

Può succedere che un giocatore aumenta un po’ la caduta nell’euforia del gioco, mica tutti saranno così determinati a fingere
ZZ: Ma io quand’ero alla Lazio me la prendevo con Totti, nel senso lui il fisico ce l’ha e ogni volta che si avvicinava uno stava per terra. Invece non è normale. Infatti poi ho cercato di correggerlo. Non sempre riesci, lo stesso Nedved cascava sempre senza motivo. Purtroppo succede, sta a allenatore se lo vuole levare, se lo incita a continuare…

E qual è l’allenamento per un simulatore, che bisogna fare…
ZZ: Non c’è allenamento, si spiega a tutti uno che c’ha peso non è che può cascare. Uno di trenta chili lo sposta.

13,15 ancora con Zeman che è stato fin dall’inizio della trasmissione nostro ospite per una puntata di prova. Ha detto che gli fa male la schiena e che a casa sua il divano è più comodo. Portiamo il divano da casa di Zeman tutte le volte. Allora mettiamo una finestra finta tipo bontà loro di Maurizio Costanzo che ogni volta veniva aperta che così può anche fumare come fa sua moglie quando il mister fuma in casa apre le finestre gli creiamo l’habitat. L’importante è che stia comodo. Anche perché stamattina grazie al vento forte, al freddo pungente, il nostro mister non è andato a giocare a golf, quindi ha salvato anche l’ospitata. Perché gioca tutti i giorni a golf?
ZZ: No tutti i giorni no?

Quando?
ZZ: Quando mi chiamano gli amici.

L’handicap che ha qual è?
ZZ: No ormai sto peggiorando di giorno in giorno. 16 e mezzo.

Però insomma…
ZZ: Ero a 13 e mezzo

Eh allora è sceso. Solo a Roma o si gira anche l’Italia per i campi di golf? Anche all’estero, in Irlanda si dice sono più belli, in Scozia…
ZZ: Con amici siamo andati a Sharm che è la più, a invito, e poi a Lugano ho giocato fuori casa.

Certo il golf è uno sport che…è molto difficile come sport?
ZZ: Dipende, per tanti si, per molti no.

Per i mancini come me è più difficile o meno? Uguale?
ZZ: Uguale. Ci sono diverse mazze. Io gioco con mazze di destra.

E’ uno sport di tenuta psicologica, dicono, io non ho mai giocato, e dicono che una volta provato si va letteralmente in fissa, è vero?
ZZ: Si ma è successo perché io la odiavo sta cosa, nel senso io c’avevo due collaboratori nel calcio che, finivano gli allenamenti “dove andiamo?” a giocare a golf. Che roba è? Poi una volta a Brescia non c’avevo niente da fare, vado a vedere che fanno. Poi dopo 10 minuti mi son stufato dico datemi una mazza che ci provo pure io. Quando la palla è volata che bello!

Eppur si muove. Dove è volata?
ZZ: Volata dritta, bella.

Intanto le scrivono già per invitarla “La aspettiamo a Shaka, tre campi da golf eccellenti e 15 gradi di temperatura. Nando.”
ZZ: Ma quanto costa non lo dice.

Ospite eh, se lo fate pagare si va alle mani, ve lo dico io.
ZZ: No

Chiedono, stando a questo suo mood, questo carattere modalità di raffrontarsi con gli altri molto pacata, molto sobria, quando doveva urlare a uno in mezzo al campo per fargli recuperare la posizione come fa a farsi sentire?
ZZ: No di solito me lo chiamo vicino
 
Ecco anche un bisbiglio perché con la confusione dello stadio è impossibile. Quindi i suoi giocatori sono spesso in contatto visivo con lei, per non dire sempre. O quello sulla fascia è il distributore di messaggi?
ZZ: No ogni tanto non mi guardano perché sanno che se fanno una cazzata è meglio guardare da un’altra parte, far finta di non sentire.

Una volta ho intervistato Paolo Conte, cantautore che lei conoscerà e gli ho fatto una domanda e lui è rimasto un po’ strano poi mi ha detto nessuno me l’aveva mai fatta sta domanda, la voglio fare anche a lei mister: lei ha mai fatto a botte?
ZZ: Da piccolo si.

Proprio botte, cazzotti, risse? Per strada? O sui campi?
ZZ: Sui campetti

Giocando a pallamano, pallavolo, calcio, hockey, cosa?
ZZ: Un po’ di tutto.

Perché a hockey si menano, tanto. Si vedono risse micidiali nell’hockey. Come mai? Più che altri sport.
ZZ: Lì di solito succede un fallo al portiere, che poi vanno a vendicare. Che poi non sono neanche falli, toccano il portiere…

Il senso della vendetta nell’hockey
ZZ: Anche perché poi si ricordano chi li ha appiccicati su barriera…

Che cosa deve avere un ragazzo per essere un campione, cioè lei vede un ragazzo dice questo potrebbe essere perché c’ha questa caratteristica.
ZZ: Prima di tutto deve avere talento.

Il talento è dribbling, forza fisica, precisione…
ZZ: Attitudini per un certo tipo di gioco, di sport

Venditti le ha dedicato una canzone anni fa, a fine anni’90, ’99, se non ricordo male, “La coscienza di Zeman. Piaciuta, ascoltata sentita?
ZZ: Certo che l’ho sentita, me l’ha regalata subito prima che è uscita.
 
Che effetto fa sentirsi citato in un titolo di un testo di una canzone? Le è piaciuto il testo, l’arrangiamento? Mettiamo Battisti, una donna per amico, questa va bene?
ZZ: Tutte vanno bene, anche quelle che non si sentono tanto.

Ha conosciuto Battisti ha fatto in tempo a conoscerlo?
ZZ: No

Mogol?
ZZ: Mogol l’ho visto

Mogol era fissato col calcio, ha fondato la nazionale cantanti. Di che squadra era Mogol?. Mi pare fosse della Ternana. C’è una cosa che volevo chiederle, in macchina ascolta Battisti o ascolta la radio?
ZZ: La radio

Non mi dica che ascolta le radio che parlano solo di calcio a Roma
ZZ: No, l’ho detto prima, io in macchina sento la musica.

A noi non ci ascolta nessuno, o il calcio o la musica, a noi che si chiacchiera…Arrivano molti messaggi. Ma c’è qualche domenica, a parte quando non c’è il campionato dico, che lei decide di non guardare le partite e dice ma che me ne frega di guardare queste partite della serie A, questo derby Roma-Lazio non lo voglio vedere, lo perdo.
ZZ: No. A parte che le partite di calcio ormai ci sono ogni giorno quindi…poi magari non me la guardo tutta perché bastano cinque minuti per capire come vanno le cose

Quindi è come un film dice Gianni Amelio dopo 5 minuti capisce se è brutto o bello, la stessa cosa vale per la lettura di una partita?
ZZ: No visto che io sono più esperto di calcio, nel film ci può essere anche una sorpresa dopo.

Anche nel calcio volendo…
ZZ: No nel calcio è difficile.

Grazie a mister Zeman per essere stato con noi, è stato un onore e un piacere. Questo è il momento, gli va fatto il domandone. La risposta se non la vuol dare indiretta la da in privato. Lunedì prossimo torna?
ZZ: Se non sono malato…

L'audio completo sul sito della RAI. Lo potete trovare cliccando su questo link.

 
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