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Zeman a Sky: Spero che la gente sarda ci aiuti a crescere. Il calcio italiano si deve dare una mossa

Notizie || 02/07/2014

Dopo la conferenza stampa di presentazione, Zdenek Zeman si è fermato ai microfoni di Sky. Dopo la trascrizione completa potete vedere il video.

Questo entusiasmo è lo stesso di sempre. Come fa a suscitarlo a distanza di anni?
Non lo so. Bisogna chiederlo a loro. Nella mia carriera ho cercato di fare calcio che diverte la gente ed i giocatori. Ogni tanto ci sono riuscito.

La gente ha capito il calcio di Zeman più dell'ambiente che lo circonda, quello degli addetti ai lavori?
Si penso di si. Grosse soddisfazioni anche per i giocatori, anche se magari si perdeva la partita, il pubblico avversario applaudiva e riconosceva che avevano dato tutto. Per me il calcio è questo. E' normale che ci vogliono anche le vittorie però. Le prestazioni e vedere gente che si sforza per chi sta a vederli è importante.

Dall'esperienza di Roma, lei l'ha comunque definita positiva, a quella di Cagliari. Cosa cambia, cosa si aspetta?
Sono esperienze diverse. A parte che per me tornare a Roma, tornare alla Roma, era tornare a casa mia, poi c'era qualche problema che non si è riuscito a superare. Cagliari è una piazza nuova, io non ci ho mai lavorato ma, so che la gente sarda è attaccata alla propria squadra e spero che ci aiuteranno a crescere.

Totti le ha già fatto gli in bocca al lupo?
No, ancora non l'ho sentito. Si vede che ancora gira per il mondo.

Si fumerà una sigaretta con Gigi Riva?
Penso di si. Per me era idolo, quando sono arrivato in Italia nel '69 lui stava al meglio del meglio ed è sempre idolo del calcio italiano, rappresentava calcio italiano e la Sardegna da dove non è mai voluto uscire anche se aveva la possibilità di giocare nelle squadre importanti.

Il calcio italiano ha bisogno di un rinnovamento più profondo?
Il calcio italiano si deve dare una mossa se non vuole finire come è finita ai mondiali. Le capacità ci sono, bisogna mettersi insieme e lavorare per il meglio e per il calcio. Parlo di strutture ma non solo gli stadi, mancano i campi per i ragazzini mancano tante cose che bisogna sforzarsi e fare più quello che pensare solo a guadagnare soldi che poi nel calcio ci si perde sempre.

Nella sua carriera le sarebbe piaciuto fare il CT o preferisce il campo?
Ho bisogno di campo, a me piace stare tutti i giorni sul campo. Il CT è più questione politica che questione tattica.