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27-28 Dicembre 2002: Il Mister è stato esonerato...

Cronaca || 28/12/2002

IL MISTER E' STATO ESONERATO...


Comunicato stampa della Salernitana del 27 dicembre 2002

La Salernitana Sport S.p.A. comunica che sono stati sollevati dall’incarico i Sigg. Zdenek Zeman, responsabile tecnico della prima squadra, e Vincenzo Cangelosi, allenatore in seconda.
La Società ringrazia Zeman ed i suoi collaboratori per il prestigio recato alla Salernitana e per il lavoro svolto con professionalità durante il periodo trascorso a Salerno; formula inoltre loro i migliori auguri personali e lavorativi.




Ecco l'epilogo che da qualche tempo era nell'aria...dopo aver fatto terra bruciata attorno al Mister cacciando (o tentando di cacciare) i suoi amici e i suoi collaboratori, Aliberti ha preso la decisione a lui più conveniente...ora sarà mercato.
Complimenti Aliberti! In questo modo...a che prezzo...Ma non eri un "amico"?
Ci chiediamo: i risultati che avrai in cambio sono gli stessi avuti dal Napoli di qualche anno fa?
Il solo ripensare a quest'estate ci fa ribollire il sangue...
Ma ora andrà tutto a posto, i giocatori saranno finalmente acquistati da qualcuno e chissà quanti "campioni" arriveranno...
In bocca al lupo...


Ecco gli articoli sull'esonero.



da Il Mattino di venerdì 27 novembre 2002

Zeman, un licenziamento annunciato

DA SALERNO ROBERTO VENTRE

Stavolta è proprio finita. Zeman da oggi non sarà più l’allenatore della Salernitana. Aliberti ufficializzerà la decisione dopo aver raggiunto l’accordo con il nuovo tecnico, Franco Varrella, 50 anni, riminese. É probabile che Aliberti delegherà al segretario Abagnara il compito di informare Zeman. Si chiude malissimo l’avventura del tecnico di Praga con la Salernitana dopo il periodo d’oro vissuto l’anno scorso coinciso con la netta vittoria nel derby con il Napoli e con il sogno della promozione in A. Zeman già da un paio di settimane era un uomo solo. Abbandonato dalla società, dai giocatori e dai tifosi.
Anche ieri Aliberti e Zeman non si sono sentiti. Il tecnico è a Palermo, il presidente è a San Giusepppe Vesuviano, nemmeno un contatto tra i due, il feeling ormai si è spezzato. Eppure Aliberti prima di arrendersi le ha provato tutte, ha sopportato diversi «sgarbi» dell’allenatore, ha seguito le sue indicazioni silurando il direttore sportivo Cannella e un paio di calciatori tra i quali il centrocampista ceco Kolousek. Ma la squadra è affondata sempre più in fondo alla classifica.
Da oggi la Salernitana cambia pagina. Franco Varrella firmerà il contratto che lo legherà fino a giugno ai granata. La situazione è andata delineandosi sempre più nelle ultime ore. Restano da risolvere dei dettagli di natura contrattuale. Varrella, un seguace di Arrigo Sacchi e un suo collaboratore nello staff tecnico della Nazionale, deve liberarsi del contratto che lo lega ancora per un anno al Padova. Entro stasera si risolveranno i problemi. Domani mattina avverrà la presentazione del nuovo allenatore che guiderà domenica il primo allenamento della Salernitana.
Varrella ha guadagnato punti rispetto a tutti gli altri in corsa per la panchina granata. Aliberti preferisce affidarsi a un allenatore che già conosce l’ambiente e che ha salvato la Salernitana nella stagione ’96-’97 quando subentrò ad uno spento Colomba. E poi punta su Varrella per non stravolgere completamente l’assetto di gioco e per non andare incontro ad una spesa particolarmente consistente, tenendo anche presente l’impegno economico ancora da onorare con Zeman.
Aliberti ha pensato concretamente ad altre soluzioni portando avanti innanzitutto il discorso con Tardelli che, però, ha ribadito di voler attendere una chiamata in serie A, da una squadra tipo Piacenza. Troppo complicato arrivare a Scala, l’ex allenatore del Parma dei tempi d’oro. Ben avviata invece la trattativa con Viscidi, altro allenatore scuola Milan. Ma al momento l’unica vera alternativa a Varrella è rappresentata da Gigi Cagni, anche lui già allenatore della Salernitana, che però chiede garanzie che il presidente granata ritiene spropositate. Il dopo Zeman è già cominciato.

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IL RETROSCENA
Il rapporto Aliberti-Zeman si è incrinato irrimediabilmente nelle ultime due settimane. L’ultimo episodio che ha poi portato alla rottura si è verificato nella giornata di domenica. Aliberti cercò inutilmente di contattare Zeman sul telefonino, i suoi tentativi risultarono vani. Il tecnico non si fece vivo nemmeno dopo la partita. Un atteggiamento che il presidente non digerì, ancora di più della prestazione deludente contro il Cosenza. Aliberti e Zeman non si sentono da una settimana, l’ultima volta si videro all’azienda di Aliberti di San Giuseppe Vesuviano, due giorni dopo il pari con la Triestina. Poi è cominciata una vera e propria guerra a distanza. Zeman nelle ultime settimane è stato isolato, Aliberti gli ha tolto due suoi collaboratori, Ferola e Modica aspettando le dimissioni del tecnico che non sono arrivate.
Ma i contrasti tra presidente e allenatore partono da lontano, da quest’estate. I due entrarono in contrapposizione già nel ritiro di Predazzo quando Zeman attaccò la società in merito alla campagna acquisti e alla situazione patrimoniale della società granata. Poi momenti di grande tensione si raggiunsero nel secondo ritiro, quello di San Gregorio Magno, quando Zeman non si decideva a firmare. L’accordo arrivò proprio l’ultimo giorno utile prima dell’esordio in coppa Italia contro la Ternana.
ro.ve.



da La Città di Salerno di venerdì 27 dicembre 2002

IL PUNTO
LA minestra RISCALDATA

di Piero Delle Cave

La Salernitana è diventata la società-barzelletta del calcio italiano. C'è un presidente che annuncia l'esonero del tecnico in diretta tv. Poi cambia idea, lo conferma, quindi lo allontana. Sempre e rigorosamente in video. Ci sono dirigenti che vengono messi alla porta e che poi collaborano attivamente con la stessa persona che ha provveduto ad allontanarli un paio di mesi fa. C'è un tecnico che, incredibilmente, non sa ancora di essere stato sollevato dall'incarico. O meglio apprende il suo licenziamento dai giornali. C'è una società che mostra una faccia tosta fuori dal comune nel fare distinzioni tra le minestre riscaldate (differenze evidentemente legate al prezzo d'acquisto - Cagni no, Varrella sì Povera Salernitana e poveri i suoi tifosi che, con infinita pazienza e grande dignità, continuano a sopportare questo scempio. Uno scempio che si consuma, ormai, quotidianamente. Un presidente può sicuramente sbagliare e rimediare ai suoi errori. Ma queste sceneggiate sono degne dell'ultimo teatrino di provincia (senza offesa). E adesso? Ora non resta che sperare in un improbabile miracolo. O in una svolta vera, autentica. Per chi ha voglia di fare calcio, in questa città, è venuto il momento di farsi avanti. Con decisione. Prima che sia troppo tardi.

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da La Città di Salerno di sabato 28 dicembre 2002

il punto
CERCASI TELEFONO

di Piero Delle Cave

Una delle motivazioni che avrebbero spinto la Salernitana ad ufficializzare l'esonero di Zeman con cinque giorni di ritardo sui tempi previsti sarebbe stata la difficoltà di comunicare con il boemo. Al peggio, evidentemente, non c'è mai fine per la società granata. Al peggio e al ridicolo. E' davvero difficile pensare che il presidente-comunicatore non sia riuscito a parlare con il suo allenatore. In fondo si doveva comporre un numero di dieci cifre. Un numero che conoscono tutti. Dal primo all'ultimo dipendente della Salernitana. Passi il ringraziamento ai collaboratori del boemo (ma non era stata la Salernitana a mandarli a casa non più tardi di dieci giorni fa?), passi l'affermazione che Varrella è sempre stata la prima scelta (vi risparmiamo l'elenco dei presunti candidati alla panchina per carità di patria) ma far trapelare che il ritardo dell'esonero sia legato ad un problema telefonico è troppo per chi ha un briciolo di cervello. E, se anche fosse, esistono comunque gli uffici postali (raccomandata con ricevuta di ritorno), i segnali di fumo, il passaparola. O, perché no, Tele Praga, Tele Mondello o Tele Palermo. Per il presidente-comunicatore è più facile parlare in tv. Ci vuole un bel coraggio a comunicare un licenziamento senza una telefonata che, per una volta, non ha allungato la vita ma ha frantumato l'ultimo residuo di credibilità

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La prima di Varrella nella Salernitana dei veleni
Il tecnico sarà presentato oggi all'Arechi. Ma Zeman promette dichiarazioni choc
La società ha ufficializzato il ribaltone con un doppio imbarazzante comunicato dopo aver ottenuto il via libera dal Padova

di Michele Spiezia

Hanno cominciato a raccontare frottole, a infilare menzogne, a stravolgere la realtà. Da tempo esecutori e mandanti operavano al coperto, adesso invece sono caduti tutti i veli. Ma il pudore non l'hanno perso: no, perché credono che stavolta sarà come le altre. Che ascoltare parole melodiose, del tipo «la lezione è servita», «l'esonero è sempre un fallimento della società», «la B è il patrimonio della città», «i rinforzi arriveranno», basterà ad imbonire la piazza. Provano a cancellare il disastro, ad allontanarsi dalle responsabilità, a scaricare le colpe: manovrano senza freni, utilizzano canali referenziali, si servono di mani e di voci torbide. Non funziona più. S'aggrappano ad una realtà completamente sfuggita al loro controllo: si vantavano del progetto, lo chiamavano Maestro, le loro strategie indiscutibili, vincenti. Ora gli sono rimasti solo stratagemmi, si affidano ad un professore, sicuri di salvarsi. Dimenticano di dire la verità: adesso nelle loro teste frulla soltanto una parola di quattro lettere: fine. Non la pronunciano, eppure risuona alta. Una fine indegna. Tra acrobazie dialettiche e faccia tosta. «La Salernitana comunica che sono stati sollevati dall'incarico Zeman, responsabile tecnico della prima squadra, e Cangelosi, allenatore in seconda. La società ringrazia Zeman ed i suoi collaboratori per il prestigio recato alla Salernitana e per il lavoro svolto con professionalità; formula loro i migliori auguri personali e lavorativi». Questo il comunicato stampa. Ringraziano i collaboratori di Zeman dopo averli cacciati a pedate 15 giorni fa senza nemmeno nominarli. S'affannano a spiegare che la comunicazione dell'esonero sia arrivata dopo 4 giorni perché Zeman era telefonicamente irraggiungibile. Il telefonino del boemo squilla regolarmente da domenica 22: magari il boemo li lascia rodere. Pensavano che la mossa di licenziarlo il 23 e di comunicarglielo 4 giorni dopo fosse una ritorsione psicologica sacrosanta: Zeman ha invece ha atteso pazientemente, e dopo il fiume di parole che travolgerà tutti oggi pomeriggio (Varrella sarà presentato direttamente da Aliberti alle 16.30 presso la sala stampa dell'Arechi) rivelerà il suo pensiero in una conferenza stampa allestita dopo la fine delle vacanze. Dirà cosa pensa di questa Salernitana, cosa pensa di Aliberti: lo aveva fatto capire più volte, stavolta ci andrà giù duro. Racconterà di come sia stato preso per i fondelli, come questo esonero abbia motivazioni extracalcistiche, nessuna legata alla classifica attuale. Due anni fa, dopo l'esonero del Napoli, disse: «Hanno preso Mondonico: strano, Pavarese diceva che era il più scarso del mondo». Stavolta non rischierà nemmeno la multa: Varrella a Salerno c'è già stato...  

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