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29 Luglio 2002: Intervista con Zeman dal ritiro di Predazzo.

Cronaca || 29/07/2002

Predazzo, domenica 28 luglio 2002.
Alla fine della seconda parte del ritiro precampionato, Mister Zeman incontra la stampa e fa il punto della situazione sulla Salernitana e sul calcio italiano in generale. In attesa delle decisioni della Lega Calcio, che delibererà sulle iscrizioni al campionato professionistico 2002-2003 pubblichiamo l’intervista al Mister così com’è, sbobinando la registrazione, senza le interpretazioni che arricchiscono da sempre le pagine dei quotidiani…



Zeman possiamo fare un primo bilancio di questa prima decade di precampionato? Come prosegue questo ritiro dal punto di vista del lavoro, della risposta dei giocatori, delle amichevoli.
Abbiamo fatto dieci giorni; abbiamo terminato la seconda parte del lavoro e tirando un primo bilancio credo sia andato abbastanza bene. Anche se questa periodo è dedicato soprattutto al lavoro fisico che altro, per il grande numero di giocatori.

Da questo momento in poi su quale aspetto lavorerete?
Abbiamo altre tre fasi di preparazione fisica e di adattamento fisiologico che continuerà a Salerno.

Mister è contento di come sta lavorando il gruppo? E’ contento di quello che ha disposizione?
Penso che si può fare sempre meglio, quello a mia disposizione è un gruppo che sta facendo come altri, a parte qualche problema fisico che però fa parte di questo periodo. Mi auguro che si riesca a risolvere al più presto.

Su quanti giocatori sta lavorando in questo momento dal punto di vista tattico? Sono tutti e 28 quelli che lei sta valutando o pensa di puntare su un gruppo più ristretto?
Ci ripetiamo. Ho detto dall’inizio che secondo me 28 giocatori sono troppi.E’ difficile lavorare ed è difficile da impostare. Penso che bisogna cercare di fare delle scelte per capire su chi lavorare o chi si può lasciare avere possibilità di giocare da altre parti.

Aliberti qualche giorno fa ha detto che lei, Zeman, così come i tifosi dovete avere un po’ di pazienza perché bisogna che si sblocchi la situazione, che vadano via alcuni giocatori e ne arrivino altri.
Ho sentito. Ne abbiamo parlato visto che era qui. Quei giorni c’era tempo di parlare, di chiarire.

Pensa che lei porrà un limite a questa pazienza. Cioè dal punto di vista dell’operatività Zeman chiede un termine per definire il gruppo con il quale lavorerà dall’inizio alla fine per il campionato?
Il problema di mercato difficile si sapeva in partenza. Era difficile, bisogna cercare di fare qualcosa da parte della Società, penso che da parte nostra dobbiamo fare il nostro, dobbiamo cercare di preparare, lavorare, fare qualche cosa per andare avanti.

Si parla da mesi della crisi del calcio, dei problemi finanziari che affliggono le società professionistiche. Poi ad un tratto leggiamo dell’arrivo di Rivaldo. Qual è il pensiero di Zeman a riguardo?
Penso che Rivaldo è uno dei pochi che se li merita… quindi è giusto e se viene in Italia è un grosso vantaggio non solo per il Milan ma anche per il calcio italiano in generale. Il problema è forse un altro: che ci sono tanti che si avvicinano a Rivaldo…. ma non sono Rivaldo.

Tornando alla Salernitana, secondo lei come finirà questa storia dei portieri? Una questione che sembra assomigliare più a una partita a scacchi che la Salernitana sta giocando con il nuovo proprietario del Palermo, Zamparini. Chi ci perde in tutto questo?
Non lo so. A noi interessa Sicignano.

Che cosa ha di diverso Sicignano rispetto a Soviero?
Conosco Sicignano da quando ha fatto la Primavera al Palermo. E’ quasi dieci anni E’ un giocatore che corrisponde alle caratteristiche fisiche che voglio io. Gli piace uscire, giocare di piede. Un portiere molto reattivo, anche se anche lui, come altri, fa qualche errore.

Un giocatore come Bellotto ad esempio, è un calciatore su cui lei può puntare oppure è un calciatore che lei considera ancora incerto.
Penso che oggi valutare un giocatore per quello che vale sul campo non si può. La prima cosa che dovremmo fare è cercare di far scendere la squadra per la prima partita in campo. Visto che sono interessi di diversa natura dobbiamo cercare di lavorare su più punti.

Quindi lei in questo momento, vista la situazione generale, non mette fretta alla Società per eventuali ritocchi.
Ma io non metto fretta. Ho messo fretta alla Società perché avevo chiesto delle cose prima di venire in ritiro. Delle cose che non si potevano fare. Se mi chiedono di avere pazienza io ce l’ho, perché capisco che ci sono problemi, ma penso che non si può… non si può andare all’infinito.

Che cosa vorrebbe dalla Salernitana intesa come Società adesso?
Vorrei sapere chiaramente cosa si vuole fare. Cosa si può fare e cosa non si può fare.

Non ha ancora avuto questi chiarimenti?
Dipende dal mercato. Il mercato è difficile e in questo momento non ci sono delle risposte.

Sono di più o meno rispetto a dieci giorni fa.
Io penso che si può fare ma… è normale che si deve fare diversamente.

Che cosa intende per “fare diversamente”. Si deve operare diversamente, cambiare strategia?
Io continuo a dire cosi come io sono qua per aiutare e migliorare la società, visto i tempi e quello che può permettersi, dico che bisogna fare diversamente, quindi cerco di suggerire. Cerco di lavorare per poter fare campionato, per poterlo cominciare e poterlo finire.

Quindi diverso significa trovare soluzioni interne?
Bisogna vedere le condizioni in cui si può fare. Ripeto oggi siamo in condizioni che secondo me non possiamo arrivare a fine campionato.

Dal punto di vista dell’organico?
No.

Dal punto di vista economico?
Si

I tifosi hanno detto di essere vicini alla squadra. Hanno appoggiato le sue richieste e hanno invitato il Presidente a prenderle in considerazione. C’è insomma una coesione dei tifosi intorno alla squadra. Lei cosa può dire al pubblico che è anche un pochino disorientato in generale da questo tipo di mercato e da queste operazioni che non si concretizzano?
Il pubblico si deve rendere conto di questa situazione che c’è oggi nel calcio. Lo ripeto, ci sono molti che hanno grosse probabilità di scomparire e io mi auguro che Salernitana non cerchi questa strada. Ripeto, per non finire male bisogna trovare nuove vie.

Qual è la sua scelta?
Fare quello che si può. Penso che si può fare nonostante tutto …..tanto.

Come definirebbe i rapporti attuali con la società?
Io sto benissimo con il Presidente.

Volendo fare una domanda provocatoria. Per un attimo si è pentito di continuare in serie B?
Ma, se io posso lavorare per me non è un problema. Però mi mettesse in grado di poter lavorare e penso che ci siano le condizioni anche qua.

Nella valutazione del gruppo prima di partire è cambiato qualcosa. Ha cambiato idea rispetto a qualche giocatore, in meglio o in peggio?
No.

Però l’impressione nella squadra è netta. Cioè tra chi si sente precario e pur non volendo vive ai margini e chi, invece, rientra nelle sue scelte.
Beh! Lo leggo sui giornali, lo scrivete voi. Ogni giorno dite che oggi ho fatto fuori questo, domani ho fatto fuori quest’altro…io ripeto prima di partire per il ritiro ho fatto una mia lista, ho cercato d’impostare una squadra di partenza in un certo modo e poi ci sono giocatori che sono qui con noi ed è giusto che si allenino e che è giusto che facciano ciò che fanno gli altri.

Quindi la lista non è cambiata, è rimasta la stessa?
Se uno pensa che una cosa è la migliore che si può fare, che porta vantaggi sia alla squadra sul piano tecnico tattico sia alla società sul piano economico … io sono rimasto su quella.

Aliberti ha detto che lei non si deve sentire in debito (qualche giorno fa aveva dichiarato di essere rimasto a Salerno perché si sentiva in debito con la Società e voleva fare meglio) cosa ne pensa?
Penso che ….. sensazioni sono d’ognuno, e se le porta dietro. Io ho quella.

Ha firmato il contratto?
No


Quando lo farà?
Quando ci sarà la condizione.

Quindi significa che ci sono ancora condizioni da chiarire prima della firma del contratto? Non è una formalità?
Stiamo parlando da un’ora, allora è inutile che stiamo qua. Abbiamo parlato di qualche cosa, no?

Dipende quindi da cosa farà concretamente la società? Ci potrebbe essere anche la possibilità, seppure remota, che lei non firmi?
Insisto a dire che in questo momento c’è anche la possibilità che non cominci il campionato, che non gioca nessuno. C’è pure questa possibilità, non è il discorso di Salernitana come Salernitana, ma calcio di Serie A, B e C in questo momento in Italia.  

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