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3 Giugno 2002: Campionato: Modena 5 / Salernitana 2

Cronaca || 03/06/2002

CAMPIONATO: MODENA 5 / SALERNITANA 2

MODENA (4-3-3): Zancopè, Orfei, Cevoli (23' pt Balestri), Ungari, Domizzi, Tarana, Scoponi, Mauri, Kamara, Fantini (12' st Ferrari), Rabito (25' st Fabbrini). A disposizione: Ballotta, Ponzo, Milanetto, Grieco.
All.: De Biasi
SALERNITANA (4-3-3): Botticella, Pierotti, Zoro, Cardinale, Cherubini, Cammarota, Di Deo, Speranza (Campedelli 6' st); Di Vicino, Vignaroli (33' st Arcadio), Gioacchini. A disposizione: Soviero, Fusco, Del Grosso, Bellotto.
All.: Zeman
ARBITRO: Trefoloni di Siena
RETI: nel pt: 29' Domizzi; nel st: 1' Rabito, 7' Vignaroli su rigore, 11' Rabito, 17' Vignaroli su rigore, 21' Kamara, 31' Ferrari.


Si è conclusa la stagione 2001/2002, ormai siamo tutti proiettati verso la prossima. Un anno che si è concluso male, forse perchè qualcuno ha smesso di crederci troppo presto. Decisamente un peccato per come si erano messe le cose, ma un risultato oltre le aspettative di inizio stagione. Speriamo che il prossimo campionato possa dare al Mister le soddisfazioni che gli spettano.

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino di lunedì 3 giugno 2002

Cinque gol al passivo, è tempo di pensare al futuro

DALL'INVIATO A MODENA RAFFAELE SCHIAVONE
Per il secondo anno consecutivo la Salernitana chiude la propria stagione vedendo far festa l'avversaria di turno. Dopo il Chievo dei miracoli, ecco il Modena della doppia promozione consecutiva indossare il vestito della domenica. Dopo 38 anni, e proprio in occasione del novantesimo anno di storia, i gialloblu emiliani rivedono la serie A. Come è prassi da queste parti si festeggia con Lambrusco e tortelloni. E anche con tanti gol alle spese di una povera Salernitana che chiude in un modo vergognoso un'annata che, tuttavia, l'aveva vista protagonista fino a non più di un mese fa.
Zdenek Zeman, più arrabbiato del solito, non si lascia tentare. Il suo futuro - legato quasi certamente ancora per una stagione a quello della Salernitana - lo renderà noto solo in settimana. Nel frattempo ha dovuto ingoiare, da questi ragazzini che lui ha reso famosi, l'ennesimo boccone amaro. Se dovesse rimanere a Salerno chissà quanti ne confermerà di questi volti imberbi dai piedi nemmeno tanto eccellenti. Il nodo della questione è proprio questo: Zeman ha chiesto al presidente Aliberti la conferma di tre pedine indispensabili attorno ai quali dovrà essere costruita la squadra che, nel prossimo campionato, dovrà puntare direttamente alla serie A in un campionato che, a guardare l'elenco dei club che vi faranno parte, fa davvero venire i brividi. Cardinale, Tedesco e Vignaroli sono i tre punti fermi della Salernitana 2002-2003.
Al fianco di questo trio, sicura la riconferma di Pierotti e Cherubini tra i difensori con l'aggiunta di Pisani di ritorno dalla Nocerina; D'Antoni e Luciani tra i centrocampisti; il brasiliano Babù in attacco. Per il resto è tutto da cambiare. Giovani in cerca di successo e giocatori esperti che dovranno fare loro da chioccia. Tanti i nomi che circolano, nessuna trattativa conclusa finora, se si eccettua l'acquisto del giovane Improta del Marcianise, il quale sarà dirottato inizialmente nella Primavera. Saranno «parcheggiati» altrove, se non ceduti questa volta in via definitiva, anche Mascara (quest'anno al Palermo) e Esposito (ultima stagione al Cagliari, ma cartellino in comproprietà con l'Udinese).
In attesa del sì zemaniano e del mercato granata, la Salernitana, dicevamo, ha chiuso la stagione con l'ennesima prova negativa. Priva di un bel nugolo di titolari, tra infortunati e squalificati, Zeman ha schierato un centrocampo inedito con Di Deo centrale con Cammarota e Speranza a coprire sulle fasce. Ma mentre il ragazzino di Salerno è stato, con Vignaroli, l'unico a salvarsi, il biondo riccioluto ha ancora una volta deluso. Lo stesso dicasi per Di Deo, un giocatore poco adatto al centrocampo a tre essendo, per tempi e ritmo, il classico regista di una mediana a quattro. Anche in difesa Zeman è dovuto correre ai ripari schierando centrali Zoro e Cardinale, quella che, salvo la riconferma di Fusco, dovrebbe essere la coppia della prossima stagione.
La partita si sbloccava quasi alla mezz’ora quando una bomba di Domizzi, su punizione, trovava impreparato Botticella, il quale fino a quel momento era stato il protagonista in positivo della partita. Il Modena dimostrava superiorità a centrocampo trovando spazio sulla propria fascia sinistra dove Domizzi non veniva contenuto da Di Vicino. E così Zeman nella ripresa è corso ai ripari inserendo Del Grosso. Ma trascorrevano 37 secondi dall'inizio è Rabito iniziava il proprio show portando a due i gol di vantaggio per il Modena. Poi era Vignaroli ha procurarsi un rigore e a trasformarlo rimettendo in discussione il risultato. Ma era ancora Rabito all'11' a consentire agli emiliani di allungare il vantaggio. Poi dopo un secondo rigore procurato e traformato da Vignaroli, il Modena dilagava andando in rete con Kamara e Ferrari.



da La città di Salerno di lunedì 3 giugno 2002

La Salernitana chiude con una cinquina
Il Modena travolge i granata Zeman avvia la rivoluzione
Doppietta su rigore di Vignaroli Mercoledì l'annuncio della firma Rissa tra ultras canarini e bresciani

di Michele Spiezia

Un vuoto, una voragine: da riempire. Con una valanga di epurazioni e con un'infornata di acquisti mirati. Gente che abbia rabbia e voglia, carattere ed umiltà: è questo quello che Zeman ha chiesto alla Salernitana. Ripartiranno insieme: ma dieci partite sullo stomaco saranno difficili da digerire Perché è nel vuoto tra Genoa e Modena che questa Salernitana ha perso la faccia agli occhi - di ghiaccio- del boemo: Zeman né è rimasto colpito, si è sentito tradito, si è messo in discussione perché s'è visto sfilare dalle mani una squadra che credeva pronta alla rincorsa decisiva, finalmente allineata, non tanto tatticamente quanto mentalmente, ai suoi desideri. Una squadra che ha perso dignità, che di dieci partite ne è riuscita a vincere soltanto una, pareggiandone tre e perdendone addirittura sei. Uno smacco: fortissimo. Acuito dalla divergenza d'opinioni con la società: mentre lui definiva il campionato anonimo, mediocre, Aliberti alla resa dei conti lo riteneva buono, soddisfacente. Non è piaciuta al boemo la scarsa incisività della società, vista soprattutto in prospettiva futura. Come non ha gradito i continui rinvii, conditi da rassicuranti assicurazioni, sull'avvio dei lavori del centro sportivo di ''Castelrovere''. Quello chiusosi contro il Modena doveva essere l'anno preparatorio al grande salto: il laboratorio però ha perso pezzi per strada, adesso c'è il rischio che debba essere ricostruito dalle fondamenta. E Zeman ha voglia di vincere, non vuole accontentarsi di un'altra stagione scolorita: il presidente Aliberti ha manifestato identica volontà, ed è su questo piano che tecnico e presidente discuteranno prima di rendere nota la notizia più attesa: Zeman resterà al timone della Salernitana. Tra due giorni l'annuncio: oggi Aliberti sarà a Milano, impegnato nel Consiglio di Lega, Zeman tornerà al Volpe per avviare una serie di test atletici sui giocatori. Il boemo non parlerà, domani: probabile che l'annuncio arrivi al termine di una conferenza stampa, mercoledì. Già in settimana è previsto l'annuncio della sede e del periodo del nuovo ritiro. Zeman spinge per Campo Tures, da domani Del Mese con uno dei collaboratori di Zeman sarà in Trentino, per visionare tre località. Ci saranno tanti addii: via Soviero e Botticella, via Tamburini, forse Del Grosso, uno tra Zoro e Fusco, via Speranza e Campedelli, via Vignaroli, Arcadio, via forse Di Vicino e Bellotto. La stagione si è chiusa con i cinque gol subiti dal Modena. Una Salernitana in piena emergenza ha retto l'urto per un tempo, ha anche dato l'illusione di poter galleggiare dentro una partita priva di tensioni agonistiche, però poi s'è sfrantumata, sbriciolata, avvitandosi nei consueti errori. Centrocampo linea verde, con Cammarota dinamico ed intraprendente sulla destra. Protagonista positivo per un bel po', Botticella, bravo a respingere le conclusioni ravvicinate di Mauri al 7', di Kamara al 10', di Rabito al 24', ma immobile e spiazzato sul tiro di Domizzi (su punizione) al 29'. Rabito anticipato dal portiere al 38' e poi palla sbattuta sul palo, e pari divorato da Speranza al 40'. In avvio di ripresa, il raddoppio, di Rabito, lesto a sfruttare una dormita della difesa e ad appoggiare di testa, in gol. Rigore realizzato da Vignaroli al 7' ma Salernitana di nuovo freddata da Rabito all'11', autore di un gol capolavoro: dribbling secco su Cherubini e parabola piazzata, di sinistro, all'incrocio. 6' e la Salernitana riduce le distanze, ancora su rigore, giustamente accordato per atterramento di Vignaroli. Il bomber arriva a quota 20: gioia effimera, subito frenata dal quarto gol dei canarini con Kamara al 21' e del quinto, al 31', con Ferrari. Domenica di festa, rovinata da ultras bresciani in trasferta, protagonisti di tafferugli coi tifosi modenesi prima dell'avvio.  

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