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18 Marzo 2002: Campionato: Cosenza 2 / Salernitana 3

Cronaca || 18/03/2002

CAMPIONATO: COSENZA 2 / SALERNITANA 3

COSENZA: Aldegani, Traversa (24' st. Altomare), Edusei, Tatti (9' st. Zaniolo), Maldonato, Parisi, Di Sole, Mendil, Diawara, Morrone (32' st. Giandebiaggi), Antonelli.
A disposizione: Micillo, Paquito, Baldi, Guzzo.
Allenatore: E. Mondonico
SALERNITANA: Soviero, Pierotti (20’ st. Zoro), Cardinale, Fusco, Tamburini, Cherubini, Tedesco, Campedelli, Babù (25’ st. Arcadio), Vignaroli, Bellotto (33’ st. Del Grosso).
A disposizione: Botticella, Gioacchini, Olivi, D’Antoni, Di Deo,.
Allenatore: Z. Zeman
ARBITRO: D. Nucini di Bergamo
RETI: 35’ pt. Diawara (C), 19’ st. Tedesco (S), 31’ st. Arcadio (S), 34’ st. Zaniolo (C), 49’ st. Vignaroli (S)
ESPULSO: Cardinale per somma di ammonizioni
AMMONITI: Cardinale (S), Zaniolo (C), Morrone (C), Maldonato (C), Babù (S), per gioco falloso


Quinta vittoria consecutiva della compagine salernitana. Il Mister lo aveva dichiarato, per poter avere velleità di promozione non bastavano due vittorie consecutive, ne servivano di più....e la squadra sembra averlo ascoltato! Partita all'apparenza sempre in pugno ma, si sa, il pallone è rotondo e a volte non sono sempre i migliori a raccogliere i frutti. Così dopo aver sfiorato più volte il vantaggio la Salernitana va sotto di un gol. Nessuno sembra preoccuparsi più di tanto,
neanche quando la squadra resta in dieci per un espulsione sembrata ai più un tantino esagerata. I granata pareggiano e passano in vantaggio ma, un gol capolavoro del Cosenza sembra inchiodare il risultato sul pareggio. E' proprio quando qualcuno già gongolava immaginando i titoli del giorno dopo che recriminavano sull'ennesima occasione sfuggita per riagganciare il treno promozione che Vignaroli decideva di continuare ad essere presente al suo appuntamento con il gol...ed ora i punti dal quarto posto sono sei. Un ultimo doveroso abbraccio a Babù vittima di un gravissimo infortunio che lo terrà lontano dai campi da gioco per molto tempo.


Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino di lunedì 18 marzo 2002

Salernitana, una magia da serie A

DALL'INVIATO A COSENZA
ROBERTO VENTRE

L'emozione più grande arriva all'ultimo respiro, al 48'45'' del secondo tempo, quasi a voler esaltare il periodo magico che sta vivendo la Salernitana. Vignaroli trasforma in oro la punizione dal vertice sinistro, contestata dal Cosenza e che scatena l'ira del presidente Pagliuso, ma sacrosanta. E' il gol del 3-2, la rete della quinta vittoria consecutiva della Salernitana, della prima a Cosenza nei tornei di B. Una perla che di fatto lancia prepotentemente la squadra di Zeman nella corsa alla serie A.
Vittoria rocambolesca, ma meritatissima. I granata fanno la partita, nel primo tempo creano cinque palle gol e sono colpiti nell'unica occasione concessa al Cosenza. Nella ripresa ripartono a mille, subiscono un altro colpo, l'espulsione di Cardinale al quarto d'ora, ma con un uomo in meno moltiplicano le forze e riescono a mettere alle corde il Cosenza. In dieci passano dallo 0-1 al 2-1, incassano il 2-2, continuano ad attaccare fino a trovare la trionfale vittoria in pieno recupero.
A Cosenza sono tanti i tranelli in agguato. La Salernitana trova una squadra che ha bisogno di punti, un ambiente ostile, gioca in uno stadio dove non vince da 21 anni. Zeman deve fronteggiare un'assenza importante, quella dello squalificato Camorani. Ma si nota subito che la squadra è in salute, pronta a continuare il cammino vincente. La Salernitana parte forte, fa subito capire le sue intenzioni.
Zeman sceglie Tamburini laterale sinistro ed avanza Cherubini a centrocampo per sostituire Camorani. La coppia centrale difensiva è composta da Fusco, un gigante, e Cardinale, stavolta al di sotto dello standard abituale, che finisce la partita nella maniera peggiore con un'espulsione. A destra c'è Pierotti che tiene Tatti, riproposto da Mondonico in coppia con Mendil. Confermato Tedesco regista che si confronta con Edusei: il palermitano stenta a carburare, ma diventa decisivo nella ripresa. Campedelli al solito è una furia a destra dove cancella Traversa. In attacco Babù fa soffrire da morire Parisi, Vignaroli e Bellotto sono sempre vivi.
Al 7' il primo brivido. Campedelli lavora un buon pallone e crossa: Bellotto di testa schiaccia a terra e colpisce la traversa. Al 9' Babù si libera al limite spara il sinistro sul primo palo, fuori di un soffio. Due minuti dopo Campedelli trova in corridoio Babù, anticipato all'ultimo istante da Parisi che mette in difficoltà Aldegani. Al 21' altro spunto di Babù, palla d'oro a Vignaroli: controllo del bomber e tiro a giro alto di un soffio. Al 34' Vignaroli si libera di due avversari, invece di tirare preferisce l'assist a Bellotto che segna, ma in posizione di fuorigioco. Fin qui solo Salernitana, quindi. Ma è il Cosenza a segnare al suo primo tentativo: al 35' Pierotti perde palla ingenuamente, Tatti la mette in mezzo, Tamburini di testa libera sui piedi di Mendil, la linea difensiva sale ma Cardinale resta dietro, e l'attaccante trova Diawara che controlla e batte Soviero.
Nella ripresa quattro gol ed altre emozioni. Al 2' Vignaroli è già pericoloso: lanciato in profondità, evita Aldegani in uscita, ma crossa troppo basso. Poi la seconda amnesia di Cardinale che, già ammonito, frena fallosamente la corsa di Mendil e finisce fuori. Al 19' il pareggio: Tedesco pesca Vignaroli cinturato in area da Di Sole. Rigore netto. Tedesco lo trasforma con freddezza. Zeman mette Zoro, toglie Pierotti e passa alla difesa a tre. Babù si fa male, entra Arcadio che diventa centravanti e Vignaroli si sposta a sinistra. Al 31' Tedesco lancia in profondità Arcadio: controllo perfetto e gol sul secondo palo. Del Grosso subentra a Bellotto e si torna alla difesa a quattro, neanche il tempo di assestarsi e il Cosenza pareggia. Antonelli fa fuori ancora una volta Tamburini e crossa, Zaniolo, si inventa un gol bellissimo. Ma la festa è comunque già scritta per la Salernitana. È Vignaroli, il capocannoniere, a stappare lo champagne.



da La città di Salerno di lunedì 18 marzo 2002

Gol al 94', la Salernitana vede la serie A
Battuto il Cosenza (3-2) in inferiorità numerica
Diawara illude i padroni di casa Poi dopo l'espulsione di Cardinale i granata dimostrano la loro forza

dall'inviato Michele Spiezia

Cosenza. Adesso è estasi. Adesso è una corsa sfrenata. Adesso è follia contagiosa. Adesso è una febbre che impazza. Il sogno non è più irrealizzabile, la rimonta non è più impossibile. Zemanlandia è finalmente sbarcata sul pianeta Salernitana, capace di segnare tre reti in dieci e di agguantare la vittoria al 93' Un rullo compressore, una macchina che non si ferma più. Domina l'avversario dall'inizio alla fine eppure si trova in svantaggio, non si disunisce pur restando in dieci, in undici minuti trova il vantaggio, sembra al tappeto quando l'afferrano a 10' dalla fine ma non si placa. Ci crede fino in fondo, e in fondo ad una partita gagliarda trova il gol dell'estasi: in curva è tutto un vociare, in curva è un assordante ''boemo, boemo''. La Salernitana finisce così come aveva cominciato. Accesa, divora metri di campo, scatta rabbiosa, pressa il Cosenza costringendolo alla difesa: cerca da subito il gol, afferra la partita senza lasciar scampo ai padroni di casa, fischiati dal pubblico che assiste ammirato (e impaurito) alle trame di Zemanlandia. Che propone Cherubini in mediana e Tamburini terzino, per il resto è la formazione che ha travolto il Napoli, è l'undici che ha acceso le speranze dei tifosi (sono in mille ad incitarla) e che s'è aperto un varco dentro una strada che sembrava sbarrata. La Salernitana è subito padrona di se stessa e dell'avversario. Non della partita perché spreca troppo senza che i rossoblù capiscano mai da dove arrivano i brividi. Già al 1' l'intuizione di Babù è buona, la sua profondità non trova Bellotto per l'impatto. Al 7' il gol sembra cosa fatta: Campedelli guadagna metri sulla destra, il suo invito per Bellotto che taglia dall'altra parte è invitante. L'attaccante schiaccia di testa, la palla rimbalza prima sul prato e poi sulla traversa. Babù brucia sempre sullo scatto il povero Parisi, Campedelli e Cherubini non si fermano mai, Tedesco è acceso: il Cosenza è fermo, inebetito, incapace di produrre una reazione, non tanto un'azione. Il gol è nell'aria: quando Tamburini ruba palla ad Antonelli servendola a Bellotto sembra il minuto giusto. Perché il cross trova Babù in area: il movimento del brasiliano è sinuoso, come una gazzella evita che Di Sole possa intervenire. Porta spalancata ma diagonale di sinistro che sfiora, soltanto, il palo. Granata inarrestabili: un altro minuto, un altro gol sfiorato. Campedelli ruba palla, Babù smarca Vignaroli in area: il tiro del bomber quasi lambisce la traversa. Al 21' tiro in quasi fotocopia, identico il prodotto. Dopo 25' la Salernitana si placa: Tedesco comincia a gigioneggiare, trattiene il pallone e i granata non partono più; il Cosenza guadagna metri ma senza saper fare cosa. Va in vantaggio senza nemmeno accorgersene: Pierotti ha la palla sul fondo, la perde banalmente, Tatti ne approfitta e crossa. L'anticipo di Tamburini favorisce Antonelli che serve Mendil in area. I granata provano il fuorigioco, ma Cardinale è appiccicato al palo: Diawara, libero, col piattone fredda Soviero al 36'. La ripresa comincia con lo stesso copione: si vede che la Salernitana sa che può incenerirlo in ogni dove. Eppure dopo 15' resta in dieci per l'espulsione (giusta) di Cardinale. Difesa a 3 e tutti in attacco: al 18' Tedesco pesca Vignaroli in area. Atterrato: rigore che il siciliano trasforma. La Salernitana ora ci crede ma perde Babù: entra Arcadio che al 31' viene smarcato da Tedesco. Diagonale preciso: estasi in curva e Salernitana lanciata. Zeman prova a coprirsi inserendo Del Grosso: punizione immediata perché Antonelli è imprendibile e la sforbiciata di Zaniolo al 34' è splendida. 2-2 ed un sogno che pare sfumato: il Como perde, la Reggina pure. Bisogna crederci: Arcadio al 48' si conquista una punizione. Vignaroli la spedisce in Paradiso, complice una deviazione di Altomare.

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E sono 5 come 50 anni fa
Eguagliato il record di successi del dopoguerra
I NUMERI San Vito violato Prima volta in B

Antonio Roma

Il boemo supera l'allievo. Con Cosenza, filotto di cinque vittorie di fila per Zeman che ha superato Rossi, che nelle stagioni 1993/94 e 1994/95 aveva infilato un poker di vittorie consecutive. Si eguaglia il primato in casa granata, visto che dal dopoguerra c'è un solo precedente di 5 vittorie di fila e risale al campionato cadetto 1951/52, con la Salernitana diretta da Rudy Hiden. Adesso, obiettivo puntato sul record assoluto stabilito nel Torneo Post Campionato del 1946 quando la squadra granata vinse tutte le gare, otto di fila, conquistando il trofeo in doppia finale contro il Pescara. In campionato, però, c'è il filotto di 7 vittorie consecutive, stabilito in tre occasioni: 2a Divisione 27/28; Serie C 4&frac1/4;2 e 42/43. Cosenza. Per la prima volta in assoluto la squadra granata sbanca il S. Vito in cadetteria. Tra l'altro, la Salernitana non vinceva in Sila da ben 21 anni quando, nel torneo di C1 1980/81, s'impose di misura grazie ad una rete su rigore di Del Favero. Arcadio. Finalmente in rete l'attaccante granata che mancava all'appuntamento con il gol dalla seconda di campionato. Nel dettaglio, Arcadio è rimasto a digiuno di reti per 13 partite. Rigori. Contro il Cosenza alla Salernitana è stato assegnato l'ottavo penalty stagionale. Solo Cagliari e Palermo hanno usufruito finora di un numero maggiore. Tra l'altro i granata non ottenevano un rigore a favore da tre mesi, dal 2 dicembre scorso a Terni, quando Vignaroli trasformò il 2-0, poi definitivo, della Salernitana in terra umbra. E' quindi, il primo rigore a favore per la Salernitana in questo anno solare. Reti. Con 46 reti all'attivo, il reparto avanzato granata è il secondo più prolifico della categoria, quattro reti in meno rispetto all'Empoli. Tra l'altro, le due formazioni sono anche quelle che hanno conquistato il maggior numero di punti dall' inizio dell'anno (20). Non solo, nel ritorno la squadra granata ha segnato 21 reti contro le 16 del Vicenza. Vignaroli. Rivendica con forza anche questa rete. Se fosse assegnato a lui il gol di Cosenza, sarebbe il nono consecutivo.Un bel filotto...



dal sito www.salernitana.it

Una Salernitana ad alta velocità, ridotta in dieci per l’espulsione di Cardinale (60’), costretta a rinunciare alle maestrie di Babù per l’infortunio alla gamba (frattura del perone), riesce a conquistare al “San Vito” la quinta vittoria consecutiva, rimontando ben tre punti su Reggina e Como (rispettivamente sconfitte da Empoli e Siena), ora distanti solamente sei lunghezze dai granata, rientrati a pieno titolo nella corsa promozione.
Ci crede la Salernitana che dopo il sorpasso del Napoli arriva in Calabria e fa sua una gara delicata, storicamente insidiosa, da giocare contro un Cosenza in salute e in cerca di punti, vitali per scongiurare i bassi fondi della classifica distanti cinque punti. Dopo 21 anni i granata espugnano il “San Vito” offrendo in extremis, ai mille tifosi al seguito, la festa per il successo conquistato lontano dall’Arechi (terza vittoria esterna di fila).
Bella e concreta la Salernitana di Zeman non si lascia turbare dal vantaggio cosentino di Diawara (35’), giunto proprio nel momento di maggiore vigore atletico dei granata; al contrario ritorna in campo dopo l’intervallo, e con il piglio delle grandi, pareggia il conto dal dischetto con Tedesco (19’), costringe i rossoblu ad arretrare il proprio baricentro ed infligge con Arcadio (subentrato da appena tre minuti all’infortunato Babù) il gol del vantaggio (31’). Non si arrende la Salernitana, neanche sull’eurogol di Zaniolo che, di fatto, riequilibra la gara (34’), anzi con ostinazione cerca e poi trova la rete del definitivo 3-2 (Vignaroli, 94’).
Per la gara al San Vito Zeman è costretto a modificare la linea di centrocampo per la squalifica di Camorani. L’assenza del centrocampista suggerisce al boemo di spostare nella linea mediana l’esterno difensivo, Cherubini, al suo posto ritrova spazio Tamburini. Confermata il resto della squadra impiegata nel derby, immutato il tridente d’attacco con Bellotto, Vignaroli e Babù. Sul fronte rossoblu Mondonico deve ovviare alle squalifiche di Oshadogan e Moscardi. Il tecnico del Cosenza risponde a Zeman proponendo in campo un più equilibrato 4-4-2. Rimedia alle assenze inserendo Maldonado in difesa e Edusei a centrocampo, a Mendil e Tatti il compito d’impensierire la retroguardia granata.
Indubbia e senza macchia la superiorità tecnica e tattica della Salernitana che, dopo il fischio di avvio, impiega solamente tre minuti per impensierire la retroguardia cosentina. Ci prova Tedesco con un tiro dalla distanza; poi è la volta di Bellotto, bravo a raccogliere il traversone di Campedelli e a schiacciata di testa la sfera che rimbalza dinanzi Aldegani colpisce il legno e svanisce sul fondo. La Salernitana morde sulle fasce, conquista palla a centrocampo con Tedesco e propone in avanti per Bellotto e Babù. Proprio quest’ultimo va vicinissimo al gol in due occasioni; al 9’ riceve in area da Bellotto, controlla, si sposta a sinistra e illude tutti mandando la sfera fuori di un soffio. Al 10’ è ancora il brasiliano che prolunga il cross di Campedelli si porta sul fondo e prova ad accentrarsi, ma il suo taglio laterale è deviato da Maldonato e Aldegani che in tuffo devia al centro dell’area e consente alla difesa di liberare.
Trascorre la prima mezzora e la Salernitana, nonostante le limpide occasioni (incredibile il tiro a sfiorare l’incrocio dei pali di Vignaroli - 20’) non riesce ad ottenere il vantaggio. Il Cosenza si oppone con vigore e applicazione alle puntate offensive avversarie. Sventato per fuorigioco il pericolo Bellotto (di testa in rete al 34’), l’undici di Mondonico sfrutta l’unica vera occasione del primo tempo e passa a condurre la gara: Tatti mette al centro dalla sinistra, rinvio corto di Pierotti che serve involontariamente Antonelli, il suo tiro finisce a Mendil che, mantenuto in gioco da Cardinale, serve Diawara al quale non resta che piazzare la palla in rete (35’).
Le due squadre tornano in campo e riprendono a scorrazzare in lungo e largo. La Salernitana vuole a tutti i costi recuperare lo svantaggio e comincia ad offendere dal primo minuto con Vignaroli che riceve il lungo lancio di Tedesco, supera Aldegani ma non Di Sole che di testa manda in angolo. Al 3’ e al 6’ sono Tedesco e Cherubini a provarci con tiri dal limite; nulla, di fatto, la porta sembra stregata. Il Cosenza pur soffrendo il pressing dei granata riesce a costruire sulla fascia destra grazie alla velocità di Antonelli e Mendil, ma le poche incursioni non impensieriscono più di tanto Soviero per gran parte della gara inoperoso. Al 14’ l’arbitro Nucini, già costretto a calmare gli animi con una serie di cartellini gialli (Zaniolo subentrato a Tatti, Morrone), espelle Cardinale per somma di ammonizioni. La Salernitana in dieci uomini continua ugualmente ad avanzare: al 18’ Maldonato spinge in area Vignaroli e per Nucini a pochi passi di distanza è rigore. Dal dischetto realizza Tedesco (19’). A questo punto la Salernitana non si accontenta del pari, cerca la vittoria.
Il vantaggio giunge al 31’ grazie ad Arcadio, subentrato al posto dello sfortunato Babù (trasportato d’urgenza all’ospedale di Cosenza per la frattura al perone) infortunatosi nello scontro con Mendil: Tedesco ruba palla nella trequarti e serve in profondità per Arcadio che sul filo del fuorigioco si presenta in area e trafigge Aldegani in uscita. Il tempo di esultare e il Cosenza orgoglioso riporta il risultato in parità: sulla fascia si presenta pericoloso Antonelli che dal fondo scodellava in mezzo per Zaniolo bravissimo in sforbiciata a pareggiare il conto. Una girandola di emozioni da una curva all’altra destinata a continuare vista la grinta fornita in campo dalle due squadre nei minuti finali. Nei cinque minuti di recupero l’ultimo sussulto della gara a beneficio dei colori granata: al 49’ Nucini punisce con un calcio di punizione la trattenuta di Diawara, alla battuta va Vignaroli che con un tiro insidiosissimo sorprende Aldegani e regala l’importante vittoria ai granata.

Queste le occasioni salienti della gara:

Primo Tempo
3’ incursione di Tedesco dalla destra, il tiro dal limite termina di poco a lato
6’ traversone di Campedelli per Bellotto che in elevazione schiaccia la sfera in porta, la palla rimbalza a terra e colpisce la traversa
7’ Babù si libera dell’avversario e mette al centro per Campedelli, la sua conclusione è fuori misura
9’ Babù riceve in area il passaggio di Bellotto, il controllo ed il tiro al volo con la sfera che sfiora il palo alla destra di Aldegani
10’ Lancio di Campedelli a pescare Babù che, palla al piede giunge sul fondo e serve al centro, Maldonato sulla traiettoria costringe Aldegani all’intervento in tuffo, la difesa libera
20’ lancio lungo di Tedesco per Babù, stop in area e retropassaggio per Vignaroli il cui tiro passa d’un soffio sopra l’incrocio dei pali
23’ pericolosa punizione di Vignaroli dal limite, la barriera devia in angolo
31’ Cardinale in tuffo devia in angolo il tiro cross di Traversa
34’ taglio di Babù per Vignaroli che al tiro preferisce il passaggio al centro per Bellotto che mette la palla in rete, Nucini annulla per la segnalazione del fuorigioco da parte del suo assistente
35’ vantaggio del Cosenza; Diawara riceve indisturbato l’assist di Mendil e sigla il gol dell’1-0
45’ cartellino giallo per Cardinale
47’ Nucini manda le due squadre negli spogliatoi.

Secondo Tempo
1’ lancio lungo di Tedesco per Vignaroli che stoppa egregiamente la palla, supera Aldegani in uscita e mette al centro dell’area, è bravo Di Sole a deviare in angolo di testa
3’ batti e ribatti in area del Cosenza, la palla, allontanata dalla retroguardia rossoblu, giunge a Tedesco che prova la conclusione al volo ma il suo tiro viene respinto da Morrone
6’ conclusione dalla distanza di Cherubini, fuori misura
9’ Tatti lascia il campo per Zaniolo
10’ cartellino giallo per Zaniolo
12’ ammonizione per Morrone
14’ secondo cartellino giallo per Cardinale, costretto a lasciare il campo per il conseguente rosso
16’ Maldonato riceve da Nucini il cartellino giallo
18’ Maldonato atterra in area di rigore Vignaroli, per Nucini è calcio di rigore
19’ pareggio della Salernitana;dal dischetto realizza Tedesco
20’ Zoro entra al posto di Pierotti
23’ incursione di Antonelli sulla fascia destra, il traversone dal fondo attraversa tutta l’area di rigore senza essere raccolto
23’ cartellino giallo per Babù
24’ Altomare subentra a Traversa
25’ Babù è costretto a lasciare il terreno di gioco per la frattura del perone, al suo posto entra Arcadio
31’ vantaggio della Salernitana; Tedesco in profondità per Arcadio che sul filo del fuorigioco si presenta in area e trafigge Aldegani in uscita
32’ Giandebiaggi sostituisce Morrone
33’ Del Grosso subentra a Bellotto
34’ pareggio del Cosenza; eurogol di Zaniolo che in semirovesciata raccoglie il cross dal fondo di Antonelli e riporta il risultato in parità
37’ Tedesco per Vignaroli, il tiro di prima intenzione viene respinto da Altomare
40’ Arcadio verticalizza in area per Vignaroli che non riesce a deviare la palla per un soffio
41’ tempestiva uscita di Soviero che anticipa l’intervento di Zaniolo
49’ terzo gol della Salernitana; atterramento di Arcadio al limite dell’area punito da Nucini con un calcio di punizione, la battuta ad effetto di Vignaroli sorprende tutti terminando in rete
50’ Triplice fischio di Nucini: Cosenza-Salernitana 2-3  

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