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28 Gennaio 2002: Campionato: Napoli 1 / Salernitana 1

Cronaca || 28/01/2002

CAMPIONATO: NAPOLI 1 / SALERNITANA 1

NAPOLI: Mancini, Villa, Bonomi, Luppi, Bocchetti, Moriero (30' 2tp. Ametrano), Vidigal, Magoni (37' 2tp. Troise), Jankulovski, Graffiedi, Sesa (48' 2tp. Rastelli).
A disposizione: Roccati, Bigica, Montezine, Floro Flores.
Allenatore: L. De Canio
SALERNITANA: Botticella, Del Grosso, Fusco (39' 2tp. Lazzaro), Cardinale, Tamburini, Campedelli, D'Antoni, Tedesco, Di Vicino, Vignaroli, Gioacchini (34' 1tp. Camorani).
A disposizione: Coscia, Cherubini, Pierotti, Speranza, Bellotto
Allenatore: Z. Zeman
ARBITRO: R. Rosetti
RETI: 18’ 2tp. Villa, 49’ 2tp. Lazzaro
AMMONITI: Graffiedi, Moriero, Villa, Tamburini, Camorani e Bocchetti.
ESPULSI: Graffiedi.

Partita iniziata decisamente sotto i peggiori auspici. Un agguato al pulman della Salernitana prima di entrare nello stadio non aveva certo creato le condizioni ottimali per una partita di calcio. Il terreno di gioco ci offriva poi uno spettacolo all'altezza di un derby. Partita che da sempre tre punti, è vero, ma con un gusto particolare per i tifosi. Va in vantaggio il Napoli, ma la Salernitana non demerita. Quando i tifosi napoletani ed i vari gufi sono già intenti a festeggiare ecco il gol di Lazzaro che gela tutta la tribuna stampa e gran parte dello stadio, regalando una gioia incredibile agli ottimi tifosi salernitani che avevano seguito la squadra.

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 28 gennaio 2002

Derby pari Ma è festa solo a metà


DA NAPOLI
FRANCESCO MAROLDA
Impiegherà un bel po' di tempo, il Napoli, per mandare giù l'amaro della gara. Cioè, del risultato. Cioè, di quel vantaggio, sì misero, sì stentato eppure meritato, che s'è visto sfilare dalla tasca all'ultimo mezzo giro d'orologio del recupero del recupero voluto - e non a torto - da Rosetti. Intanto, le ragioni di questo pareggio che mortifica il sacrificio azzurro e che frena, ma di poco, la rincorsa al Como e al quarto posto. E le ragioni, quelle più importanti e decisive, sono due: prima di tutto l'ingenuità - chiamiamola così - del signor Graffiedi che non contento d'un «giallo» per inutile fastidio a Botticella, riesce a farsi buttar fuori per un inutile fallo o quasi fallo dalle parti della porta dei granata. Fesseria in attacco, insomma. L'altra colpa va divisa a metà tra l'imbecillità di tre invasori che fanno durare la partita quel tanto in più che basta alla Salernitana per segnare e questo San Paolo rifatto in fretta e bene, certo, ma sempre mal difeso da invasori imbecilli e criminali - criminali! - pistoleri.
Cosicché, questa Salernitana per l'occasione assai poco zemaniana - dopo mezz'ora o poco più via un attaccante e dentro un centrocampista - raccoglie sull'ultimo respiro il frutto abbondante del pareggio. Per quelle due ragioni di cui sopra, dunque, il Napoli manca questo pieno. Ma anche perché stavolta Rosetti sbaglia la giornata. Specchio della scarsa vena del giovanotto di Torino, un calcio di rigore per fallo di Fusco su Graffiedi a metà ripresa. E col Napoli già sull'uno a zero.
Niente rigore e niente «giallo» per simulazione. Quand'è così, qualcosa non funziona. E ciò senza neppure scomodare le preoccupazioni arbitrali sbandierate alla vigilia da Aliberti, ieri a bordocampo nell'insolita veste di presidente granata e vicepresidente della Lega.
La partita? Detto chiaro e tondo, il match l'ha «fatto» il Napoli. Nel senso che è stato il Napoli a comandare gioco e palla. A credere, cercare a volere quei tre punti. Napoli, se ne saranno accorti anche Corbelli e Ferlaino, che se solo avesse avuto là davanti, in alternativa al povero Stellone, un centravanti vero, beh, due gol li avrebbe fatti già nel primo tempo. Avvolgente e ragionata, infatti, la manovra azzurra. Ma, poi, inevitabilmente inceppata ai venti metri per il piede «pesante» di Graffiedi e per la mira mai felice di Moriero.
E la Salernitana? Insolitamente molle. Stranamente rinunciataria al di là della pressione azzurra. Incredibilmente in sofferenza dietro, in mezzo e avanti. Tant'è, che Zeman, il quale sarà pure integralista, ma kamikaze no, non esita a tirar via Gioacchini per far posto a Camorani, con Tedesco mediano di sinistra. Ma gira e rigira, il match non cambia molto. Gira e rigira il ritornello è sempre azzurro, mentre la Salernitana - che mai fa valere la libertà che a turno godono a sinistra Del Grosso e Campedelli, è costretta a raccogliere briciole di gioco e tiri a rete.
Poi, nel secondo tempo, al diciottesimo minuto, Villa «raddrizza» in porta un sinistro sbilenco di Jankulovski e mette gli azzurri quasi al quarto posto. Ma il calcio, si sa, è gioco di sorprese. E allora prima Rosetti (27') nega quel rigore decisivo, un minuto dopo Graffiedi riesce a farsi buttar fuori, infine, in pieno recupero, tre balordi del tifo napoletano invadono il prato (era già accaduto poco prima) costringendo Rosetti ad allungare ancora d'un minuto la coda della gara. E proprio a metà di quel minuto la Salernitana trova il pari. Con Lazzaro, lesto nel riprendere e scaraventare in rete un pallone che Di Vicino aveva stampato sul palo alla destra di Mancini.
Bravo Lazzaro. Però, con tutto il rispetto per il tecnico boemo, non si dica che quel cambio al quarantesimo minuto (fuori Fusco e dentro l'attaccante) sia stata la mossa decisiva. No, Zeman in tutto questo c'entra poco. Il «merito» di quanto è accaduto, infatti, è tutto di Graffiedi, dell'imbecillità di quei tifosi, di uno stadio che sembra una gruviera e, infine, del giovane Rosetti. Bravo, sì, ma stavolta frastornato. Forse anche condizionato.



da La città di Salerno lunedì 28 gennaio 2002

Firma il pari dei granata quando sembrava finita
Incredibile epilogo nella sfida del S. Paolo L'argentino è bravissimo a riprendere la respinta dopo il palo colpito da Di Vicino

di Michele Spiezia

L'estasi arriva quando tutto sembrava già finito, il boato esplode quando Rosetti ha già il fischietto in bocca: Lazzaro si catapulta su un pallone che al 94' rimbalza dal palo centrato in pieno da Di Vicino. L'argentino segna e fa esultare la Salernitana che chiude in pareggio una gara poco palpitante Avvio lontanissimo dalle attese. Il Napoli affronta il derby con il passo da maratona, curando con grande attenzione il controllo degli spazi, badando a non rompere mai le linee ideali disegnate da De Canio. La Salernitana per 20' non riesce a trovare una strada da seguire. Nessun granata dà il senso della propria presenza e succede solo che Zeman s'arrabbi con i suoi per il modo in cui inciampino negli spazi vuoti. La Salernitana comincia flebile, certe volte quasi emette un rantolo, è disperatamente aggrappata ad un gioco a singhiozzo: un passaggio, due tocchi, un passo indietro, altro passaggetto, di nuovo due tocchi per far ripartire faticosamente il pallone, e mai nessuno che arrivi verso la porta in una maniera più rapida, lineare, pericolosa. E' il Napoli a partire sparato: De Canio schiera Moriero e un assetto che somiglia tanto al 4-3-3 zemaniano. E' il Napoli a pressare, a tenere alto il ritmo: Magoni e Vidigal trovano spazi ampi, D'Antoni è timido, Jankulovski accelera e inventa. La Salernitana è monca a sinistra: Gioacchini è stoppato da Villa, Tedesco non trova la progressione. Dall'altra parte c'è un po' più di sostanza, ma nulla di più che uno sterile predominio. E' la Salernitana a soffrire, è il Napoli a sfiorare il gol. Al 2', con un'apertura di Magoni che trova la sponda aerea di Sesa: palla invitante per Graffiedi che si trova davanti Botticella, in uscita disperata. Traiettoria aerea che s'alza sulla traversa. Al 9' Del Grosso sbaglia appoggio, Jankulovski traversa, Tamburini chiude, anticipando Moriero. Al 18' è Del Grosso ad evitare guai anticipando la battuta di Graffiedi pescato con un lancio di 50 metri da Magoni. 4' dopo Botticella rischia la frittata: palleggia coi piedi e poi tocca palla con il braccio su un retropassaggio: punizione in area. Dopo 20' la Salernitana prende coraggio: al 26' Gioacchini è anticipato da Bonomi, 2' dopo Moriero spreca il gol allargandosi troppo e sporcando il diagonale. Il Napoli si placa, la Salernitana conquista metri, campo, spazio. Bonomi s'aggrappa alla maglia di Gioacchini e lo cintura in area, per Rosetti tutto regolare, così come il fallo (sanzionato) senza però secondo giallo a Moriero al 45'. 10' prima Zeman aveva spostato Tedesco in avanti, con Camorani a far legna a sinistra. Al 35' Mancini devìa in angolo una punizione di Vignaroli, al 38' si allunga su Tamburini, al 44' la bordata di D'Antoni sibila vicino al palo. Ci sono 50 metri di prato tra uno statico Villa e uno stanco Moriero: ad inizio ripresa la Salernitana potrebbe assestare il colpo del ko, ma è come inerme, non riesce a sciogliersi. Va in bambola, anzi, perché D'Antoni è lento, non riesce a far ripartire i compagni. E così, quando pare tutto acquietarsi, il San Paolo si infiamma. Botticella al 18' devìa sulla traversa una punizione di Sesa, sul corner la palla capita sui piedi di Jankulovski. Diagonale sporco che passa tra venti gambe e si ferma sui piedi di Villa con i granata in risalita: incredulo quasi, il difensore ha tutta la porta davanti. Impossibile sbagliare. Il gol rianima un match spento: il Napoli potrebbe profittare degli spazi ma ne è incapace, la Salernitana vorrebbe il pari ma è troppo fragile lì davanti. Non ha penetrazione, nemmeno dopo l'espulsione di Graffiedi. Solo Di Vicino impensierisce Mancini, Vignaroli non ci arriva in spaccata. I granata non mollano: Bonomi salva su Tedesco al 38', al 40' Campedelli non trova l'angolo giusto con una testata ravvicinata. Entra Lazzaro: Di Vicino trova il palo, l'argentino si catapulta sul pallone e chiude in gol. Per i granata è un pari che ha il sapore della vittoria.



dal sito www.salernitana.it

Nell’ultimo minuto di recupero (95’), l'estremo disperato assalto alla porta del Napoli, quando anche Botticella, lasciata la propria area, si portava in attacco per aiutare i compagni di squadra, arriva improvviso il colpo del “matador” Leandro Lazzaro. Al suo terzo centro stagionale, l’attaccante italo argentino (inserito in campo al posto di Fusco a nove minuti dal termine) raccoglie la ribattuta del palo sul tiro di Di Vicino e rapido, puntuale come sempre, sigla il gol che offre ai 5.000 tifosi granata la gioia dell’insperato pareggio.
La Salernitana di Zeman riesce a rispondere così al vantaggio dei padroni di casa (gol di Villa al 18’ 2tp.), riequilibrando con Lazzaro le sorti di una gara carica di avvenimenti dentro e fuori il campo.
C’è la cornice delle grandi occasioni al “S. Paolo”. 65mila gli spettatori assiepati nello storico impianto di Fuorigrotta, riaperto al pubblico dopo l’alluvione dello scorso settembre. In calendario il recupero dell’ottava giornata di campionato; il derby campano tra Napoli e Salernitana, due squadre potenzialmente in corsa per un posto promozione, una sfida tanto attesa, capace di regalare ai protagonisti, ma soprattutto agli spettatori presenti sugli spalti, gioie, lacrime e paure.
L’aggressione subita da uno dei controllori della curva A (trauma cranico), l’assalto al pullman della Salernitana da parte di un folto gruppo di sconsiderati, il conseguente ferimento del medico sociale, Dr. Acanfora (un punto di sutura alla mano), del massaggiatore Venutolo e del calciatore Di Vicino (tutti e tre colpiti dal vetro andato in frantumi sotto il tiro delle pietre), non ultimo il pericoloso lancio dei petardi nella curva A e nella “Tribuna Posillipo” e le invasioni di campo da parte di alcuni giovani tifosi del Napoli, sono state le spiacevoli circostanze verificatisi prima, durante e dopo la gara; episodi che hanno contribuito a guastare, inevitabilmente, i buoni propositi della vigilia.
Per la sfida al “S. Paolo” Mister Zeman deve fare a meno degli squalificati Soviero e Zoro, oltre che dell’infortunato Olivi.
Al centro del reparto arretrato il trainer granata recupera il capitano Luca Fusco e lo affianca per l’occasione al nazionale U.20, Cardinale. Ad eccezione di Botticella (sostituto naturale dello squalificato Soviero) e Fusco, Zeman lascia invariato lo schieramento proposto in campo contro il Cittadella.
De Canio, costretto a fare a meno dell’infortunato Stellone, sistema nel reparto avanzato la coppia Graffiedi-Sesa.
Il centrocampo a quattro con Moriero e Jankulovski ad operare sulle corsie esterne, a supporto del reparto avanzato, Vidigal e Magoni al centro della mediana, ad arginare le incursioni della formazione granata.
Parte bene il Napoli animato dall’entusiasmo dei sessantamila del “S. Paolo”, come pure dai risultati conseguiti nelle ultime partite di campionato. La Salernitana, frastornata ed intimorita dalla grinta degli avversari, soffre la manovra degli azzurri che in avvio di gara sembrano avere una marcia in più. Il Napoli spinge costantemente con Jankulovski e Moriero sulle fasce. In attacco Graffiedi e Sesa mettono alla prova Botticella che in più di un’occasione non si lascia sorprendere.
La Salernitana cerca la replicare in contropiede con Di Vicino (21’) e Vignaroli (34’) che dalla distanza impegnano il numero uno Mancini.
Il grande agonismo in campo costringe i due tecnici a continue trasformazioni tattiche. La poca incisività dei granata sulla fascia sinistra obbliga Zeman ad effettuare una prima fondamentale sostituzione; alla mezz’ora Gioacchini lascia il campo per Camorani che s’inserisce a centrocampo, al posto di Tedesco, quest’ultimo spostato avanti al fianco di Vignaroli e Di Vicino. La manovra granata comincia a far soffrire la retroguardia del Napoli. Ma a conclusione dei primi quarantacinque minuti il risultato è fermo sullo 0-0.
Nella ripresa, al 18’, Botticella deve intervenire in acrobazia sulla punizione di Sesa. Sullo sviluppo del calcio d’angolo Jankulovski prova il tiro dalla distanza, sulla traiettoria si inserisce Villa che di piatto mette in rete. Nei dieci minuti successivi il Napoli, forte del vantaggio acquisito, sembra voler chiudere la gara. La Salernitana di contro sfrutta gli spazi e tenta di colpire in contropiede l’avversario. Al 27’ il contrasto in area tra Fusco e Graffiedi; le proteste dell’attaccante azzurro, il “sorvolare” di Rosetti che non ravvisa nello scontro gli estremi del calcio di rigore. Destino amaro per l’attaccante partenopeo che al 29’ commette fallo su Cardinale, raccoglie la seconda ammonizione della partita, ed il rosso che lo manda negli spogliatoi. In inferiorità numerica la squadra di De Canio rallenta la manovra del gioco e subisce le pressioni granata.
La svolta della gara nei minuti di recupero. Al 39’ Zeman decide di sostituire un difensore (Fusco), per un centravanti (Lazzaro). L’argentino sembra portare maggiore vigore nella manovra d’attacco, lotta su ogni palla cerca di disorientare i difensori per creare spazi nei quali far inserire i compagni. I minuti di recupero (3’) scorrono veloci; il Napoli chiuso nella propria metà campo resiste agli assalti dei calciatori granata che cercano a tutti i costi il pari.
Quando ormai la partita sembra voltare al termine ecco la sorpresa che travolge il destino dei tifosi napoletani: l’ennesima invasione di campo costringe Rosetti a sospendere per la seconda volta la gara. Ai tre minuti di recupero se ne aggiunge un quarto. Sessanta secondi di tormento che peseranno come un macigno sull’economia della gara del Napoli.

Queste le occasioni salienti della gara:

Primo Tempo
2’ Napoli pericolosa in avanti; Sesa appoggia di testa per Graffiedi che prova a sorprendere Botticella in uscita. La palla finisce sopra la traversa
8’ Tedesco calcia una punizione dalla sinistra, la palla attraversa l’area di rigore ma nessuno ne approfitta e termina sul fondo
9’ Fusco spazza sul fondo il pericoloso cross di Jankulovski anticipando Moriero, pronto a calciare in porta dalla destra
11’ percussione di Graffiedi, Fusco chiude ottimamente ma sulla respinta arriva Jankulovski che prova il sinistro. Fuori misura
13’ D’Antoni per Di Vicino che prova la conclusione dalla distanza. La palla finisce di poco fuori alla sinistra di Mancini
15’ Vidigal apre per Jankulovski che di esterno sinistro tira in porta. Alto sulla traversa
18’ lungo lancio di Moriero a pescare Graffiedi in area, stop di petto dell’azzurro che non riesce a concludere l’azione per il tempestivo intervento di Del Grosso
19’ cartellino giallo a Graffiedi per fallo su Botticella
20’ Vignaroli servito in area da Tedesco viene anticipato da Luppi
21’ l’assistente di Rosetti segnala un calcio di punizione a due nell’area di rigore granata (mani di Botticella su retropassaggio)
22’ Moriero commette fallo su Tedesco, Rosetti lo punisce con un giallo
25’ Tedesco in profondità per Gioacchini che non riesce a sfruttare un rimpallo favorevole in area; Mancini sbroglia
27’ lungo lancio di Sesa per Moriero, da posizione decentrata l’esterno napoletano non riesce a sfruttare l’occasione e manda sul fondo
30’ combinazione in velocità tra Vignaroli e Gioacchini che di tacco serve Campedelli: al momento del tiro Villa mette in angolo
33’ controllo in area di Gioacchini tra due avversari, vane le proteste per lo strattone di Bonomi che libera in angolo
34’ Zeman rivede l’assetto tattico; dentro Camorani per Gioacchini
34’ Vignaroli direttamente in porta su calcio di punizione, Mancini è costretto alla deviazione in angolo
37’ conclusione di sinistro, da fuori area, di Tamburini. Mancini in tuffo devia in corner
41’ Sesa per Graffiedi che al volo impegna Botticella in due tempi
43’ tiro dalla distanza di D’Antoni, fuori misura
46’ Rosetti manda le due squadre negli spogliatoi dopo un minuto di recupero

Secondo Tempo
1’ alla ripresa della gara non si segnalano cambi nelle due formazioni
3’ Villa commette fallo su Tedesco, per lui è giallo
7’ cross insidioso di Camorani per Vignaroli che di testa manda sopra la traversa
12’ Moriero dal vertice destro dell’area di rigore prova a sorprendere con un pallonetto Botticella
17’ punizione dal limite per il Napoli: alla battuta Sesa, il tiro teso costringe Botticella alla deviazione acrobatica sulla traversa
18’ vantaggio del Napoli; Botticella ribatte il corner di Moriero. Jankulovski raccoglie la palla e rimette in area, Villa di piatto sorprende la retroguardia granata e sigla il gol del 1-0
20’ Vignaroli in area non aggancia il rasoterra filtrante di Tedesco e Mancini blocca senza problemi
24’ Camorani ammonito per simulazione
25’ giallo per Bocchetti, gioco falloso
26’ contrasto in area tra Fusco e Graffiedi. Quest’ultimo cade a terra e recrimina il rigore, per Rosetti non sussistono gli estremi
27’ Mancini si supera respingendo in tuffo un gran tiro di Di Vicino, sulla respinta Villa spazza via
28’ Graffiedi commette fallo su Cardinale e prende il secondo giallo che lo costringe ad uscire dal campo
29’ Rosetti sospende la gara per l’invasione di campo di alcuni tifosi
30’ De Canio sostituisce Moriero con Ametrano
31’ Tedesco prova la conclusione a rete, Mancini blocca in tuffo
35’ ammonizione per Tamburini, fallo su Ametrano
37’ Bonomi salva il risultato deviando in angolo il colpo di testa di Camorani
37’ Magoni lascia il campo per Troie
39’ Vidigal dalla destra per Sesa che di tacco serve Bocchetti ma il suo tiro finisce alto sulla traversa
39’ Fusco lascia il posto a Lazzaro
41’ Tedesco in area per Vignaroli che è in ritardo, Bonomi libera
42’ Campedelli si tuffa in area e tenta a deviare con la testa l’assist di Camorani, di poco fuori
46’ seconda invasione di campo, Rosetti sospende la gara e concede un ulteriore minuto di recupero
48’ De Canio cerca di guadagnare tempo e sostituisce Sesa con Rastelli
49’ pareggio della Salernitana; gran tiro di Di Vicino dalla distanza, sulla ribattuta del palo raccoglie Lazzaro che di piatto supera Mancini riportando il risultato in parità
49’ fischio finale della gara: Napoli - Salernitana 1-1  

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