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21 Gennaio 2002: Campionato: Salernitana 3 / Cittadella 2

Cronaca || 21/01/2002

CAMPIONATO: SALERNITANA 3 / CITTADELLA 2

SALERNITANA: Soviero, Del Grosso, Zoro, Cardinale, Tamburini, Campedelli (24' 2tp. Speranza), D'Antoni, Tedesco, Di Vicino (15' 1tp. Botticella), Vignaroli, Gioacchini (32' 1tp. Camorani). A disposizione: Pierotti, Olivi, Bellotto, Lazzaro
Allenatore: Z. Zeman
CITTADELLA: Redaelli, Turato, Giacomin, Esposito, Ottofaro, Musso, Mazzoleni, Ferrarese (13' 2tp. Baicu), Ghirardello (1' 2tp. Scarpa), Sturba, Boudouma (24' 2tp. Amore). A disposizione: Scotti, Fontana, Martusciello, Migliorini.
Allenatore: E. Glerean
ARBITRO: Cruciani di Pesaro
RETI: 10’ 1tp. Vignaroli, 32’ 1tp. Campedelli, 5’ 2tp. Tedesco, 43’ 2tp. Amore, 45’ 2tp. Baicu
AMMONITI: Turato, Mazzoleni, Musso, Zoro, Tamburini e Giacomin.
ESPULSI: Soviero

Convincente partita dei ragazzi di Mister Zeman che superano agevolmente la compagine del Cittadella. Partita in salita all'inizio in seguito all'espulsione di Soviero (stendiamo un velo pietoso su ogni considerazione in merito alla espulsione e alla ammonizione di Zoro: che domenica ci sia il recupero del derby e' solo un caso.....). La Salernitana sembra pero' una squadra in salute e cosi' l'incontro volge in breve sui giusti binari ed adesso sotto con il Napoli!

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 21 gennaio 2002

Salernitana, uomo in meno tre punti in più


DA SALERNO
ROBERTO VENTRE
La Salernitana c'è, è viva. Giocare in dieci per un'ora e un quarto concedendo pochissimo ad un avversario offensivo come il Cittadella, se non le due distrazioni che sono costate i due gol nel finale, è sicuramente un segnale di buona salute. Questo perchè i granata di Zeman non solo hanno contenuto la squadra di Glerean, ma soprattutto perchè sono sempre ripartiti ed in inferiorità numerica hanno trovato addirittura due gol, il secondo ed il terzo, quelli di Campedelli e Tedesco. L'unico neo di giornata è rappresentato dal calo di concentrazione degli ultimi minuti che ha rivitalizzato il Cittadella, fino a quel momento decisamente incolore.
Zeman propone il solito 4-3-3. In difesa preferisce sostituire lo squalificato Fusco con Cardinale, lasciando ancora fuori il nazionale under 21 Olivi. E il centrale napoletano si conferma affidabilissimo, forse addirittura il migliore dei quattro a disposizione del boemo. A fianco c'è l'energico Zoro. I due sono chiamati a bloccare la torre Ghirardello e il più rapido Sturba, sulle fasce Del Grosso e Tamburini tengono bene i temuti esterni Ferrarese e Boudouma. A centrocampo torna Tedesco e si vede sui consueti livelli Campedelli, in netto miglioramento D'Antoni. Il reparto stavolta non è in difficoltà e mette subito in soggezione i due centrali di Glerean, Mazzoleni e Musso che non riescono a dare protezione alla difesa. In avanti il tridente con Di Vicino, preferito a Bellotto nonostante la fasciatura alla mano, Vignaroli e Gioacchini. A loro il compito di far saltare il dispositivo difensivo non impeccabile dgli ospiti, formato dai distratti centrali Giacomin e Esposito e dagli insignificanti esterni Turato ed Ottofaro.
Al 10' il primo episodio chiave, il gol di Vignaroli, il decimo personale della stagione. Il centravanti intercetta un disinvolto passaggio in orizzontale di Giacomin, controlla con il destro, vede Redaelli fuori dai pali e lo sorprende con un pallonetto millimetrico. Un gol bellissimo ed importante che però serve a bloccare solo parzialmente le prime velleità del Cittadella che si rende pericoloso un minuto dopo con Sturba (11'): il suo tiro insidioso su sponda di Ghirardello sfiora l'incrocio di Soviero.
Secondo episodio chiave al 14'. Si apre un pericoloso buco centrale, frutto dell'unico errore di movimento commesso dalla linea difensiva granata, lesto Ghirardello ad inserirsi. Su di lui esce Soviero in uscita disperata, intervento durissimo, ma sul pallone. Non così per l'esordiente arbitro Cruciani che estrae il cartellino rosso e lo butta fuori per fallo da ultimo uomo.
Qui la Salernitana compie il suo capolavoro. Zeman richiama in panchina Di Vicino ed inserisce il secondo portiere Botticella. Gioacchini va a fare il quarto centrocampista di sinistra e Tedesco affianca in mezzo D'Antoni con Campedelli sempre largo a destra. Situazione che diventa ancora più congeniale con l'inserimento alla mezzora di Camorani, un centrocampista vero al posto di Gioacchini. In pratica la Salernitana si ridisegna con un inedito 4-4-1 e blocca totalmente il Cittadella. L'ingresso di Camorani poi coincide con il raddoppio di Campedelli. Bravo il neoentrato a liberarsi sulla sinistra e a mettere in mezzo (32'), prontissimo Campedelli ad inserirsi e ad incrociare di testa. E il Cittadella? Unico sussulto nel recupero e qui la Salernitana è graziata dall'arbitro che non vede un fallo da rigore di Cardinale su Ghirardello.
Ad inizio ripresa Glerean cambia una delle sue quattro punte, inserisce Scarpa e toglie Ghirardello. Ma Tedesco di fatto chiude la partita al 5' con un eurogol, dribbling stretto su Giacomin e fendente all'incrocio con leggera deviazione di Turato. Poi la Salernitana controlla e ravviva il finale con le due disattenzioni che consentono al Cittadella di riavvicinarsi: l'1-3 è di Amore, un ex, su punizione, il 2-3 di Mazzoleni di testa.



da La città di Salerno lunedì 21 gennaio 2002

Tedesco e Salernitana, formula spettacolo
Zeman trova l'assetto giusto E il Cittadella viene travolto
In inferiorità numerica per 75' i padroni di casa dominano I veneti segnano 2 gol nel finale


di Michele Spiezia

Magari è solo un ricorso storico: meglio per chi è tifoso, per giunta scaramantico, avviarsi con gli scongiuri. Due anni fa la Salernitana vinceva 3-0 con l'Alzano: rimonta parziale e risultato finale di 3-2. La domenica dopo c'era il Napoli. Anche stavolta, prima del derby, il film è stato uguale Salernitana che s'arrampica sino al 3-0 stritolando l'avversario e che chiude la gara sul 3-2 perché nel finale il Cittadella trova due gol da calci piazzati. Ma il risultato non inganni: in campo c'è stato un solo padrone. La Salernitana di Zeman: cinica, spietata, avvolgente. Gioca in dieci per settantacinque minuti eppure in inferiorità numerica pare che ci giochino i veneti: annullati e macinati da una squadra che afferra la presa all'inizio senza più mollarla. Zeman, dopo l'espulsione (affrettata e ingiusta) di Soviero la rimodella, conferendole più sostanza ed equilibrio, con Camorani che fa il mastino sul centro-sinistra in coppia con D'Antoni e con Tedesco libero di inventarsi giocate pirotecniche. Rieccoli, gli uomini in più dei granata: dentro un collettivo acceso e rabbioso, spiccano ancora una volta loro. Il bomber, il pendolino, l'artista: Vignaroli usa il sinistro come fosse un cucchiaio, Campedelli utilizza la zucca per schiacciare tutta la rabbia e scacciare tutte le paure, Tedesco fa il giocoliere per sugellare una prestazione spettacolare. Cittadella steso e tramortito: dopo trentadue minuti la partita è già finita, in compenso potrebbe essere ricominciata la Salernitana. Nessun effetto panettone dopo la sconfitta di Marassi per la squadra che Zeman ridisegna in modo semplice e chiaro dopo l'espulsione al quindicesimo di Soviero. Quattro difensori, quattro centrocampisti e Vignaroli che cerca spazi lì davanti: Tedesco agisce in un'oasi protetta, trova gli spazi per trascinare una Salernitana sempre accesa, che brilla per intensità e forza atletica, che rischia poco in fase difensiva e che dopo cinquanta minuti sta sul 3-0 e cerca ancora il gol con sovrapposizioni e percussioni continue. Al trentesimo secondo Gioacchini sta già davanti a Redaelli, il diagonale colpisce in pieno il portiere veneto, che ribatte. Cinque minuti ed ecco il primo gol: il pressing granata arriva sino all'area di rigore, Mazzoleni s'impappina sino a perdere il pallone. Che piove sul sinistro di Vignaroli: il ligure lo usa come un cucchiaio, la sua palombella diventa gol uccellando il portiere. La Salernitana non s'arresta, non si placa: quando al 14' Ghirardello parte verso Soviero non ha nessuno davanti. Il portiere gli va incontro, blocca le mani ed entra in scivolata, impattando il pallone. Scontro duro, ed entrambi a terra. L'incerto Cruciani opta per l'espulsione del portiere. In dieci la Salernitana non si scompone: Zeman sacrifica Di Vicino, dopo 17' leva anche Gioacchini irrobustendo così il centrocampo con l'innesto di Camorani. Nemmeno entra sul prato che il mediano diventa decisivo: ruba palla in combinazione con Tedesco sulla tre-quarti veneta, il suo cross a centro area impatta sulla testa di Campedelli che come un treno arriva dalla destra. Il romagnolo ruba il tempo ad Ottofaro e schiaccia in gol. 8' ancora e ci sarebbero le premesse del terzo gol: però il vistoso mani in area di Esposito per impedire a Vignaroli il colpo di testa non viene sanzionato da Cruciani. Il Cittadella è al palo, incapace di produrre una qualsiasi reazione. Cinque minuti della ripresa ed arriva il gioiello di Tedesco: chiama Giacomin per l'uno contro uno. Doppio passo con finta annessa, dribbling e stangata dal limite: una leggera devìazione aiuta la sfera a chiudersi all'incrocio. Non c'è più storia, non c'è più contesa: il pathos arriva nel finale, perché al 43' Amore e al 45' Baicu segnano da calci piazzati.



dal sito www.salernitana.it

Doveva essere vittoria e vittoria è stata. Il pari dell’andata (4-4) annunciava un elevato numero di reti, e le attese non sono state deluse. Salernitana-Cittadella, la sfida che proponeva a confronto due tecnici d’assalto, Glerean e Zeman, è stata archiviata con il risultato di 3-2.
Il match dell’Arechi ha premiato i granata; in sostanza la squadra che, qualitativamente parlando, ha espresso in campo il miglior gioco, un più alto tasso tecnico-tattico, nonostante l’inferiorità numerica patita per oltre settanta minuti (espulsione di Soviero al 14’ per fallo su Ghirardello lanciato a rete).
Una vittoria senza macchia che dà nuovamente vigore alla classifica, frenata dopo sette risultati positivi dalla sfortunata gara di Genova.
Per la sfida contro il Cittadella, Zeman deve fare a meno dello squalificato/infortunato Fusco. Nonostante le cattive premesse del giovedì, il trainer granata riesce a recuperare tutti i calciatori infortunatisi nel corso del test di metà settimana (Gioacchini, Campedelli, Lazzaro e Di Vicino), schierando in campo dieci undicesimi della formazione base.
Qualche problema in più per Ezio Glerean che arriva a Salerno con una formazione rivisitata e una difesa da reinventare, visti gli infortuni di Simeoni e Zanon.
Dopo aver osservato il minuto di raccoglimento per la scomparsa del giudice sportivo Alberto Barbé e dell’ex arbitro Antonio Sbardella, le due squadre danno il via all’incontro. Pochi attimi di gioco e la Salernitana mostra subito la sua faccia migliore. Il rientro di Tedesco e Di Vicino, la dinamicità di Gioacchini e Campedelli, trasmettono all’undici granata fantasia e qualità tali da avvolgere in una spira di anonimato il Cittadella di Glerean. Poco meno di un minuto e la Salernitana si presenta in area di rigore; è bravo Radaelli ad arginare il diagonale di Gioacchini. La squadra di Zeman morde sulle fasce, grazie alla spinta di Tamburini e Del Grosso che macinano chilometri per rifornire i compagni di mediana, pressando a tutto campo senza far respirare gli avversari che dopo dieci minuti di gioco subiscono la velocità di Vignaroli. Rapido quanto caparbio il bomber granata sfrutta al meglio l’indecisione di Mazzoleni; recupera palla con il sinistro a limite dell’area e sorprende Radaelli con uno splendido pallonetto che regala ai granata l’immediato vantaggio. Trascorrono quattro minuti e gli ospiti, superando la linea difensiva al limite dell’off-side, si trovano a tu per tu con Soviero: il numero uno granata sceglie bene il tempo e si avventa sulla palla, inevitabile lo scontro con Ghirardello. Per Cruciani è fallo da ultimo uomo. Soviero riceve il cartellino rosso ed in barella, in stato di incoscienza, raggiunge gli spogliatoi. Botticella entra al posto di Di Vicino e sostituisce Soviero. Dieci contro undici la Salernitana non si scompone. Alla mezzora Zeman sostituisce Gioacchini con Camorani e sposta Tedesco in avanti al fianco di Vignaroli, la squadra ne acquista in dinamicità e si porta al raddoppio con Campedelli (32’), bravo ad imbeccare con la testa l’assist di Tedesco.
Sul risultato di due a zero termina il primo tempo.
Il Cittadella, tornato in campo con Scarpa al posto di Ghirardello, non riesce a sfruttare la superiorità numerica, al contrario subisce dopo cinque minuti la rete del 3-0. Fa tutto Tedesco dribbla Giacomin e dal limite lascia partire una staffilata che, complice una leggera deviazione, finisce alle spalle di Radaelli.
La gara potrebbe essere archiviata qui, invece al 43°, quando i granata ormai appagati per il risultato abbassano la guardia, il sussulto dell’ex. Enrico Maria Amore (subentrato al marocchino Boubouma) trasforma il calcio di punizione concesso da Cruciani al limite dell’area di rigore e porta il risultato sul 3-1. Passano due minuti e ancora da palla inattiva nasce il gol del 3-2: Baicu raccoglie il cross di Amore e supera per la seconda volta Botticella.
Il Cittadella spera nel miracolo ma ormai la gara è finita.  

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