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19 Novembre 2001: Campionato: Salernitana 1 / Cagliari 0

Cronaca || 19/11/2001

CAMPIONATO: SALERNITANA 1 / CAGLIARI 0

SALERNITANA (4-3-3): Soviero; Del Grosso, Zoro, Olivi , Pisani; Campedelli, D’Antoni, Tedesco, Bellotto (15’ 2tp. Botticella), Vignaroli (35’ 2tp. Di Vicino), Gioacchini (21’ 2tp. Lazzaro). A disposizione: Babù, Cardinale, Luciani, Speranza
Allenatore: Z. Zeman
CAGLIARI (4-4-2): Pantanelli, Cudini, Modesto, Lopez, De Angelis (23 2tp. Sulcis), Lucenti (33' 2tp. Melis), Pinna, Gorgone, Cavallo (26' 2tp. Conti), Esposito, Suazo. A disposizione: Mancini, Circati, Capone, Dionisio
Allenatore: G. Nuciari
ARBITRO: Pieri di Genova
RETI: 29' 2tp. Olivi
AMMONITI: Esposito, Cavallo, Lazzaro, Cudini.
ESPULSI: 15' 2tp. Soviero (S) per fallo ultimo uomo e 43’ 2tp. Gorgonie (C) per proteste


Convincente affermazione dei ragazzi di mister Zeman. Contro un Cagliari molto chiuso, sceso all'Arechi per non perdere, ed in formazione rimaneggiata per le squalifiche, la Salernitana ha giocato una discreta partita. Siamo ancora lontani dall'idea di calcio che tutti gli appassionati del tecnico Boemo hanno in mente ma, qualche cosa si incomincia a muovere. Decisamente buona tra le altre cose la reazione dei granata dopo l'espulsione del portiere che poteva lasciare pericolosi contraccolpi psicologici, come già successo in altre occasioni.
Da segnalare, inoltre, un ritrovato feeling con la maggior parte della tifoseria a dispetto di chi semina vento e che, ci auguriamo, raccoglierà tempesta.


Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 19 novembre 2001

Miracolo in dieci, di Olivi il gol che fissa il risultato

DA SALERNO
RAFFAELE SCHIAVONE

È la Salernitana che si vorrebbe sempre vedere. Mette in campo un gran cuore, quando è costretta a concedere un uomo in più all'avversario proprio nel momento più importante della partita. Quando il Cagliari sembrava in grado di poter mettere a segno da un momento all'altro il colpo risolutore. E la Salernitana gli aveva dato anche una mano, rimanendo appunto in dieci al quarto d'ora esatto della ripresa, a causa di un maledetto rimpallo del pallone calciato da Soviero in uscita e finito sui piedi di Olivi. Lesto Suazo ad approfittarne ma ancora più veloce Soviero nel placcarlo e metterlo giu per evitare che s'involasse a rete. Fuori Soviero, dentro Botticella e punizione poco fuori area granata: sembrava la fotocopia di Genova. E, invece, Pinna non era Francioso, la Salernitana evitava il peggio e anzi, un minuto prima della mezzora, si procurava con il nuovo entrato Lazzaro una punizione a trequarti di campo. Stupendo l'assist di Tedesco per la testa di Olivi, scattato sul filo del fuorigioco, il quale sorprendeva tutti e di testa metteva a segno il gol della vittoria.
La partita, non molto bella per la verità, si racchiude in questi due episodi. La Salernitana conferma la legge dell'Arechi dove i granata hanno sempre vinto (tranne il passo falso con il Messina e il pari con il Crotone); il Cagliari dimostra che questa in corso è proprio una stagione negativa. Se non si danno una mossa, i sardi rischiano davvero grosso. Zeman ha dato fiducia al giovane Pisani, tornato al calcio giocato dopo un assenza di circa un anno per un grave infortunio ai legamenti di un ginocchio. E il ragazzo di Maiori ha mostrato che è tutta acqua passata confermando le qualità che convinsero, due stagioni fa, prima Cadregari e poi Cagni, a lanciarlo nel calcio professionistico. Il tecnico boemo ha anche riconsegnato la zona nevralgica del campo al costruttivo D'Antoni, assente da alcune domeniche, a discapito di Speranza, più interditore che propositore. E a fianco di D'Antoni, si è visto un Tedesco sempre più in palla. La partita non è riuscita a decollare, pochi i varchi a centrocampo disponibili per entrambe. Il Cagliari si è schierato con l'abituale 3-5-2 che si trasformava in fase difensiva in un 4-4-2 in quanto De Angelis per arginare un furioso Campedelli era costretto ad arretrare più del dovuto ponendosi in linea con i tre difensori. Al Cagliari mancava quindi un punto di riferimento a centrocampo; la Salernitana non riusciva però a sfondare sulle fasce a causa del'immobilità degli esterni Bellotto e Gioacchini.
Basta dare uno sguardo al taccuino per rendersi conto che, nel primo tempo, la partita ha detto davvero poco. Il primo tiro, scoccato da fuori area e bloccato con sicurezza da Pantanelli, era di Campedelli al 14'. La riposta sarda si aveva quattro minuti dopo con Esposito che mandava di poco alto da favorevole posizione. Ed era sempre del Cagliari l'azione più interessante quando al 19' una mezza girata a volo dal limite sempre di Esposito, coglieva Soviero nel momento in cui scivolava. Fortunatamente per i campani, il pallone sfiorava il palo. Nè la partita sembrava scuotersi nella ripresa anche se Pantanelli effettuava una prodezza dopo nemmeno sessanta secondi gi gioco, quando andava a togliere dalla rete un colpo di testa di Vignaroli, millimetricamente imbeccato da Tedesco. Un'anticipazione in pratica dell'azione che al 29' porterà al gol Olivi.
La Salernitana ha meritato la vittoria una volta andata in vantaggio. Sono stati i granata bravi a chiudere ogni varco all'avversario schierando un centrocampo a quattro e tenendo il solo Lazzaro a dare fastidio alla retroguardia avversaria. E l'argentino, questa volta, si è mosso davvero bene, conquistando numerose punizioni, portando palla in modo da far salire la squadra e rendendosi protagonista di una fuga (47') che avrebbe meritato una migliore conclusione da parte di Tedesco.



da La città di Salerno lunedì 19 novembre 2001

Zeman applaude il cuore granata
«Di positivo la reazione e il risultato I ragazzi hanno paura di rischiare»
L'allenatore boemo punzecchia la tifoseria «Non capisco perché ce l'ha con Aliberti Il patron potrebbe perdere l'entusiasmo...»

Nicola Roberto

Una vittoria ottenuta più col cuore che col gioco, 3 punti che valgono doppio perché, dopo l'espulsione di Soviero che aveva lasciato in 10 la squadra, ci poteva essere il rischio di scoraggiarsi e di lasciare campo ed iniziativa al Cagliari. Grande volontà, grande carattere, una compattezza di gruppo che ha impressionato e che ha trascinato anche il pubblico. Sono queste le cose da ricordare della vittoria di ieri e Zeman non va controcorrente, stavolta. Anche per l'incontentabile le armi vincenti della sua Salernitana sono state queste. «Dopo l'espulsione, che questa volta è stata tutto sommata positiva visto come è andata la partita, abbiamo avuto un'ottima reazione». Reazione suscitata dalle sue parole nell'intervallo? «Ho semplicemente detto ai ragazzi che dovevamo lottare di più e loro l'hanno fatto». E la prova di carattere è stata apprezzata anche dal pubblico che, proprio un attimo prima del gol di Olivi, ha cominciato a sostenerla... «L'ho sempre detto: è la squadra che deve con le sue prestazioni trascinare i tifosi dalla sua parte. Nel secondo tempo abbiamo messo tanta grinta, tanta voglia di vincere e la gente ci ha premiato. Spero che in futuro sia sempre così». Applausi alla squadra, ma ancora contestazione nei confronti di Aliberti. Lei come se lo spiega? «E' strano il comportamento di parte della tifoseria: secondo me il presidente andrebbe solo ringraziato per quello che ha fatto fin qui ed invece c'è chi, a prescindere dai risultati, lo contesta. In queste situazioni è facile che uno possa perdere l'entusiasmo, starà alla squadra ed alla città saperlo trasmettere ad Aliberti». A suo avviso cosa c'è di positivo in questa gara? «Il risultato e la prestazione sotto il profilo caratteriale». E' d'accordo che la Salernitana abbia regalato il primo tempo agli avversari, nel senso che non ha costruito molto ed ha permesso alla difesa sarda di disimpegnarsi con eccessiva serenità? «Nel primo tempo il Cagliari si è difeso molto bene e noi abbiamo occupato male gli spazi in avanti. Eravamo troppo stretti e non ci allungavamo nei modi e coi tempi giusti. C'è bisogno di provare anche qualche giocata più rischiosa e questa squadra non lo fa, perché non vuole sbagliare». L'espulsione di Soviero e l'ingresso di Lazzaro hanno impresso la svolta? «In dieci non ci siamo disuniti ed anzi abbiamo dato di più di prima. Lazzaro può esserci utile. E' entrato e ci ha aiutato a guadagnare metri in campo, ci ha consentito di ripartire con pericolosità dopo il vantaggio. Uno con le sue caratteristiche ce l'hanno tutte e se ce l'hanno vuol dire che dà dei vantaggi. Per questo, in estate, abbiamo preso lui e ceduto Mascara. Per impostazione personale, preferisco in partenza avere un calciatore che partecipa di più al gioco, ma se non si riesce a passare in un modo, bisogna avere l'alternativa e con Lazzaro noi l'abbiamo». Quando vedremo la Salernitana di Zeman, allora? «Certamente si può far meglio, ma per me anche quando si gioca male è la mia squadra, visto che ne sono l'allenatore. Il campionato di B è nel suo complesso mediocre, la classifica è corta e il nostro obiettivo e di arrivare bene alla fine». Ora c'è il Vicenza... «Gara difficile, da preparare meglio in settimana».

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Il gol della Salernitana arriva dal cielo
Un colpo di testa di Olivi mette kappaò il Cagliari
Prestazione di carattere dei granata Espulsione di Soviero nella ripresa Latita il gioco, arrivano i punti

di Michele Spiezia

La Salernitana vince grazie ad una tragicomica espulsione: perché in dieci trova energie fisiche e caratteriali, il calore della folla e uno schieramento tattico più idoneo, dopo sessantacinque minuti assolutamente inguardabili. Le basta soltanto un gol striminzito per arrivare alla fine, scivolando di gioia Ma alla fine la Salernitana ha la faccia pesta di chi non ha capito, di chi probabilmente non si è capita: come è successo in campo e come succederà negli spogliatoi, tra le dichiarazioni di un allenatore che avrebbe dovuto regalare spettacolo e una mentalità offensiva e che invece parla ancora di «giocate rischiose che i ragazzi hanno paura di fare perché non vogliono sbagliare» e di giocatori che invece lodano il Maestro perché dà consigli e indicazioni sempre utilissime. E' come se ci fossero due squadre che s'allontanano l'una dall'altra, è come se questa squadra bifronte non riuscisse proprio a riconoscersi, ed a collocarsi in una dimensione. Una qualsiasi. La faccia inespressiva del boemo è quasi lo specchio di quello che la Salernitana produce sul campo per 70'. Una squadra impressionante, per pochezza d'idee, per disorganizzazione tattica, per pesantezza di muscoli e per rapidità d'esecuzione. Una squadra moscia, opaca, scolorita, rallentata, priva di qualità tecnica e di variazioni tattiche che l'allenatore boemo - almeno questo - avrebbe dovuto introdurre in 4 mesi di allenamenti. Non è questione di tattiche e sovrapposizioni, ma di schemi: mentali. Perché quelli della Salernitana sembrano sempre tanti scolaretti preoccupati dal dover eseguire il compito assegnato con l'obbligo di non derogare mai dalla direttive: compressi da uno schieramento che ne mortifica le qualità, ingabbiati dall'ineluttabilità degli atteggiamenti zemaniani, col Cagliari si son presi la partita con 20' generosi, all'arma bianca, mandando così all'aria verticalizzazioni inutili (prevedono semplicemente il lancio dalle retrovie per attaccanti che non riescono a trattenere un pallone) e sponde che portano la palla sempre sui piedi dell'avversario, e favoriti anche da un'impostazione tattica che prevedeva il potente Lazzaro al centro dell'attacco e Vignaroli sul lato. Impostazione involontaria, perché causata dalla tragicomica espulsione di Soviero: non fosse arrivata, sarebbe entrato Babù (stava scaldandosi) al posto dell'impalpabile Bellotto. Son bastati tre tiri per avere ragione del Cagliari, penultimo. Il primo giunto al 1' della ripresa, nell'unica verticalizzazione di Tedesco che pennellava un cross al bacio per Vignaroli, la cui spizzicata di testa avrebbe impegnato Pantanelli, bravo ad allungarsi sin nell'angolino per scacciare il pallone dalla porta. La prima luce dopo 45' di buio totali: giocando nell'acquario dell'Arechi qualunque idea della Salernitana ha finito con l'annegare. Palloni buttati al vento, a cercare la sponda aerea del gracile Vignaroli, sovrapposizioni assenti e centrocampo in costante inferiorità. La Salernitana ha tenuto il pari perché il Cagliari è rimasto bloccato a far guscio, e perché le chiusure di Zoro e Pisani son state determinanti. Non un'occasione, non un brivido: una noia mortale. Ravvivata dalle cervellotiche decisioni di Pieri: al 45' non sanzionava un mani netto in area di Lopez e nel prosieguo dell'azione fermava un tiro di Vignaroli, destinato alla rete, per un fallo inesistente. La svolta al 15' della ripresa: granata sbilanciati in avanti, Cavallo lancia Suazo verso Soviero. Il portiere lo anticipa ma di piede trova un rinvio maldestro: la palla sbatte su Del Grosso per poi ripiombare su Suazo: il portiere lo stende. Espulsione, granata in dieci, ma tignosi, determinati. Lazzaro dà vigore, il pubblico invoca il gol al 29', quando Tedesco sta per calciare una punizione dal vertice dell'area: e il gol arriva, grazie ad un'acrobatica deviazione aerea di Olivi. Un gol piovuto dal cielo...



dal sito www.salernitana.it


La Salernitana conquista all’Arechi la quinta vittoria stagionale, lo fa alla mezz’ora del secondo tempo, grazie ad uno splendido colpo di testa di Samuele Olivi (bravo a finalizzare in rete l’assist di Tedesco) che trafigge l’incolpevole Pantanelli e accende l’entusiasmo dei diecimila tifosi accorsi allo stadio. Di grande carattere la prova fornita dall’undici di Zeman che, costretta a giocare in dieci per gran parte del secondo tempo e con una formazione largamente rimaneggiata per la squalifica di Fusco, Tamburini e Camorani, supera di misura l’imbattuto Cagliari targato Nuciari.
Zeman propone in campo una difesa rivisitata a metà. Olivi, schierato in coppia con Zoro, sostituisce lo squalificato Fusco; al giovane Pisani (esordio stagionale dopo quasi due anni d’inattività) il compito di rimpiazzare Tamburini sulla fascia sinistra; a destra il reparto arretrato è completato dall’esperto Del Grosso. A centrocampo il trainer granata conferma Tedesco sul versante sinistro e assegna nuovamente a Campedelli (investito della fascia di capitano) il ruolo di esterno destro; a D’Antoni la regia della sqadra.
Resta invariato il tridente d’attacco, con Gioacchini, Vignaroli e Bellotto (quest’ultimo preferito ancora una volta al promettete Di Vicino). Il Cagliari in campo con tre difensori, Cudini, Modesto e Lopez, propone un centrocampo a cinque (Cavallo, Lucenti, Pinna, Gorgone e De Angelis), e un attacco che punta sulla velocità di Esposito e sulla forza fisica di Suazo.
Primo tempo equilibrato con la Salernitana più volte in difficoltà a centrocampo. Il Cagliari, pericoloso e per nulla chiuso nella propria metà campo, propone nella mediana cinque interdittori che, puntualmente, chiudono le giocate di Tedesco, D’Antoni e Campedelli.
Parte comunque bene la Salernitana che nella prima frazione di gioco, dopo appena quattro minuti, impensierisce gli ospiti con un tiro dalla distanza di Tedesco. Ci prova poi Campedelli che impegna Pantanelli in un intervento a due tempi. Rispondono i sardi con l’intraprendente Lucenti (15’) ed il vivacissimo Esposito, pericoloso al 17’ e al 19’.
Al 23’ la Salernitana ha una grande occasione per passare in vantaggio: Gioacchini, ben servito da Campedelli, arriva in scivolata sulla palla. Ancora una volta è bravo Pantanelli a bloccare a terra.
Allo scadere dei primi quarantacinque minuti la Salernitana recrimina un calcio di rigore: Pisani crossa in area dalla sinistra, Gioacchini tocca per Vignaroli che però viene anticipato da Lopez, il suo rinvio colpisce Modesto sul braccio, la sfera viene raccolta da Vignaroli che si gira e realizza; Pieri assegna incredibilmente il calcio di punizione al Cagliari.
Nella ripresa l’undici di Zeman si rende subito pericoloso: sessanta secondi appena e Tedesco serve a Vignaroli una palla deliziosa che l’attaccante gira in porta, ma è bravo Pantanelli a deviare d’istinto in angolo. Sulla battuta dalla bandierina Zoro impegna un'altra volta il numero uno isolano.
Al 15’ l’episodio che, paradossalmente, dà una svolta alla partita: Soviero, chiamato ad uscire sulla ripartenza del Cagliari spazza con i pedi. A dir poco rocambolesco il rimpallo su Del Grosso che costringe, inevitabilmente Soviero ad atterrare Suazo, pronto a sfruttare l’incredibile occasione prospettatagli. Pieri espelle il numero uno granata e Zeman è costretto ad intervenire sull’assetto della squadra, sostituendo Bellotto per Botticella. Da questo momento la partita cambia volto: la Salernitana reagisce con carattere alle avversità del campo. L’ingresso di Lazzaro (per Gioacchini) dà maggiore profondità alla manovra granata.
L’attaccante italo-argentino si mette subito in mostra per dinamismo e forza fisica, impegnando severamente Pantanelli con un colpo di testa (24’), un minuto dopo ci prova Campedelli (travolgente discesa sulla sinistra), ma il suo destro va alto sulla traversa. Trascorrono quattro minuti e Lazzaro subisce fallo da Pinna. Sul calcio di punizione dal limite Tedesco serve in area Olivi che in tuffo supera l’estremo difensore del Cagliari, e sigla il gol del vantaggio.
Nei minuti finali l’espulsione di Gorgone (per proteste) pareggia il conto dei cartellini rossi. Di marca granata l’ultima emozione della giornata; Lazzaro recupera la sfera dalle retrovie, palla al piede giunge al limite dell’area e serve splendidamente Tedesco che prova a superare Pantanelli ma quest’ultimo è bravo ad opporsi con i piedi. Il fischio finale giunge dopo quasi sei minuti di recupero, i giocatori possono finalmente ricevere i meritati applausi dei tifosi.

Queste le occasioni salienti della partita:

Primo Tempo
4’ Tedesco dal limite dell’area prova la conclusione a rete, di poco fuori
11’ Olivi colpisce di testa una respinta della retroguardia cagliaritana, servendo Gioacchini in buona posizione, ma per l’arbitro Pieri l’attaccante granata ha commesso fallo e l’azione sfuma
14’ Campedelli riceve palla e dai 20 metri scarica in porta un destro che Pantanelli neutralizza in due tempi
15’ Cavallo da metà campo trova in area Lucenti che di testa cerca la conclusione a rete, fuori misura
17’ Esposito, servito da Cavalli, prova il diagonale ma i tiro è impreciso
19’ Esposito riceve palla da Suazo, e con una mezza rovesciata sfiora il palo alla destra di Soviero
23’ Campedelli dal vertice dell’area cagliaritana lancia per Gioacchini che anticipa Cudini in scivolata, Pantanelli in tuffo blocca
44’ episodio da moviola: Tedesco in area, Gioacchini tocca per Vignaroli che viene anticipato da Lopez che prova a liberare ma colpisce il braccio di Modesto, Vignaroli controlla di testa e segna. Pieri ravvisa un fallo di mani dell’attacante granata
46’ Esposito si propone in avanti, giunto al limite dell’area prova la conclusione a rete che Soviero para senza difficoltà
47’ trascorsi i due minuti di recupero le due squadre vanno negli spogliatoi

Secondo Tempo
1’ punizione di Tedesco, palla in area per Vignaroli che di testa anticipa i due centrali difensivi ed impegna Pantanelli in una difficile deviazione in angolo
1’ sul corner Zoro impegna nuovamente di testa Pantanelli
4’ Suazo da posizione decentrata prova la conclusione, sulla rete esterna
9’ batti e ribatti in area cagliaritana, D’Antoni recupera la palla e tira, la sfera viene deviata in angolo da Modesto
12’ Cavallo crossa in area, interviene di testa Esposito ma la palla attraversa l’area e finisce sul fondo
15’ espulsione di Soviero – uscita tempestiva del portiere alla trequarti, il rilancio carambola su Del Grosso e favorisce l’inserimento di Suazo che, lanciato a rete, viene atterrato da Soviero che riceve il cartellino rosso.
15’ Zeman toglie dal campo Bellotto e inserisce il secondo portiere, Botticella
17’ giallo per Esposito
21’ Lazzaro prende il posto di Gioacchini
23’ Nuciari risponde a Zeman sostituendo De Angelis con Sulcis
23’ Pieri ammonisce Cavallo
24’ Del Grosso crossa dalla destra in area, il colpo di testa di Lazzaro impegna Pantanelli in tuffo
25’ Lucenti serve in area Suazo, Olivi è bravo ad anticipare l’attaccante del Cagliari
26’ galoppata di Campedelli che, palla al piede, dopo aver percorso 40 metri di campo, conclude sopra la traversa
26’ Conti prende il posto di Cavallo
29’ vantaggio della Salernitana; Pieri concede un calcio di punizione per i granata per il fallo di Pinna su Lazzaro; sulla palla va Tedesco che di prima serve in area Olivi il quale in tuffo spiazza Pantanelli
33’ Lucenti lascia il campo, al suo posto entra Melis
35’ Melis batte una punizione che finisce alta sulla traversa
35’ Di Vicino sostituisce Vignaroli
37’ Campedelli raccoglie la respinta della retroguardia cagliaritana, ma la sua conclusione finisce di poco a lato
41’ cross di Pinna dalla destra cartellino rosso per Giacobbo (doppia ammonizione)
43’ per proteste viene espulso Gorgone
44’ giallo per Lazzaro
46’ Lazzaro si involano verso la porta del Cagliari, una volta giunto in area serve Tedesco che controlla e tira sicuro, è bravo Pantanelli a deviare con il piede in angolo
49’ Cudini commette fallo su Tedesco e riceve il giallo
51’ finalmente il triplice fischio di Pieri, la Salernitana batte il Cagliari 1-0  

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