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5 Novembre 2001: Campionato: Salernitana 2 / Ancona 0

Cronaca || 05/11/2001

CAMPIONATO: SALERNITANA 2 / ANCONA 0

SALERNITANA (4-3-3): Botticella; Del Grosso, Zoro (10’2tp Cardinale), Olivi , Tamburini; Campedelli, Speranza, Camorani (33’ 2tp. Arcadio), Bellotto, Vignaroli, Gioacchini (20’ 2tp. Tedesco). A disposizione: Coscia, Lazzaro, Pisani, Di Vicino
Allenatore: Zdenek Zeman
ANCONA (4-4-2): Storari, Bolic, Peccarisi, Russo, Albino, Costantino (25’ 2tp.Ambrosi), Bettini, Parente, Vieri (35’ 2tp.Staffolani), Bono, Giacobbo. A disposizione: Gori, Agostani, Nocera, Castiglione, Iossa
Allenatore: Fabio Brini
ARBITRO: Nucini di Bergamo
RETI: 17' 2tp. Bellotto su rigore, 27' 2tp. Vignaroli.
AMMONITI: Speranza, Bono, Bettini, Giacobbo, Camorani Costantini, Russo (gioco falloso), Peccarisi (proteste).
ESPULSI: 21' 2tp. Parente per gioco falloso e 39’ 2tp. Giacobbo per somma di ammonizioni.


Finalmente i tre punti. Al di la della prestazione, sicuramente incoraggiante per il futuro, quello che ci fa vedere il cammino della compagine di Zeman più roseo sono stati proprio i famigerati punti in classifica. Non perchè all'improvviso abbiamo rivisto tutti i nostri credo in materia calcistica, ma perchè solo con i risultati si riesce a mettere a tacere alcuni, anche se non tutti, organi di stampa che hanno individuato nel tecnico boemo il bersaglio da colpire per perseguire i propri interessi. D'altronde non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e si resta disarmati davanti a giudizi del tipo: " se l'Ancona non restava in 10.....", perchè invece a Genova la Salernitana ha giocato in 12....!?!


Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 5 novembre 2001

Due gol, entrambi nella ripresa, piegano l’Ancona

DA SALERNO
RAFFAELE SCHIAVONE

Tra granata e dorici alla fine il protagonista è il direttore di gara. Il bergamasco Nucini è incappato in una di quelle giornate storte che possono capitare a un arbitro ma che, purtroppo, incidono negativamente su una partita. A tal punto che alla fine entrambe le squadre hanno qualcosina da recriminare in quanto la direzione di gara ha finito per danneggiare Salernitana e Ancona. Nucini ha commesso una serie interminabile di errori. Il principale, quello che poi ha finito con il pesare sulla sua direzione di gara, è stato il gol non concesso a Bellotto nel primo tempo. La partita si stava avviando stancamente alla conclusione della prima parte. Nessuna delle due squadre aveva fatto granchè per cambiare il punteggio. La Salernitana non riusciva ad applicare le teorie zemaniane: manovra lenta, passaggi imprecisi; triangolazioni, sovrapposizioni e diagonali inesistenti. Zeman aveva dovuto ancora una volta rinunciare al faro della manovra granata, D'Antoni. Il suo sostituto, Speranza, come era avvenuto a Genova otto giorni prima, non riesce a convincere. Lo stesso dicasi di Camorani, proposto di nuovo al posto di Tedesco. Senza rifornimenti, le punte avevano potuto ben poco impensierire Storari. Gioacchini e Bellotto, tra l'altro, erano più impegnati a dare una mano a centrocampo che a tentare una conclusione a rete. Ma quando Bellotto al 40' ha provato a rendersi pericoloso, il pallone, dopo aver incocciato in pieno la traversa, è rimbalzato una ventina di centimetri al di là della linea bianca. Per Nucini, invece, non era gol.
Negli spogliatoi l'arbitro bergamasco, probabilmente, avrà saputo dell'errore commesso, e, al rientro in campo, la sua direzione ha mostrato ulteriori crepe. Così quando al 16' Vignaroli ha provato l'affondo in area avversaria ma ha trovato il corpo di Bettini ad ostacolarlo al punto da farlo cadere, Nucini non ha avuto dubbi: rigore che Bellotto ha trasformato. A quel punto i nervi sono saltati ai dorici al punto da chiudere in nove uomini (Parente colpiva con una gomitata al viso Tamburini; Giacobbe beccava a distanza di pochi minuti un doppio cartellino giallo per proteste).
Zeman e i suoi ragazzi possono brindare alla ritrovata vittoria smaltendo così la sbornia dei quattro gol subìta, otto giorni prima, a Genova. Una vittoria che, alla fine, lascia l'amaro in bocca, non solo agli anconetani, alla loro seconda sconfitta conecutiva che si lamentano per l'arbitraggio ma anche agli stessi tifosi granata che ancora una volta hanno dovuto assistere a una prova non certo esaltante dei propri beniamini. Quel che contano sono i tre punti in più in classifica per cui alla fine il bilancio è da ritenersi positivo. E questa volta Zeman ha finalmente rivisto il proprio credo calcistico quando al 21' della ripresa, cinque minuti dopo che la Salernitana aveva trovato il gol del vantaggio, ha richiamato dal campo un attaccante, lo spento Gioacchini, per dare spazio a un centrocampista, Tedesco, il quale alla fine risulterà tra i migliori in campo, e dai cui piedi prenderà avvio, qualche minuto dopo, l'azione del gol della sicurezza. Un accorgimento tattico che forse avrebbe fatto bene alla Salernitana anche otto giorni prima, in quel di Marassi. Un passo avanti la squadra, comunque, lo ha fatto. L'azione del secondo gol, quello di Vignaroli, è un classico delle teorie zemaniane. Tre tocchi consumati in un fazzoletto di campo: il là di Tedesco, l'assist di Speranza e il tocco vellutato finale del bomber granata. Ed è andata bene, questa volta, l'applicazione del fuorigioco compiuta quasi sempre con successo. Insomma qualche progresso c'è stato, almeno per quanto si è visto nella ripresa. Ora qualcosa in più la Salernitana dovrà mostrare anche lontano dall'Arechi.


da La città di Salerno lunedì 5 novembre 2001

Due squilli, finalmente la Salernitana va
Bellotto e Vignaroli in gol L'Ancona finisce in nove
Buona prestazione contro i dorici
Non convalidata una rete ai granata nella prima frazione di gioco

di Michele Spiezia

La Salernitana torna alla vittoria e una classifica ondivaga le regala addirittura il piacere di guardare alla testa come un obiettivo non lontano. Un successo cercato e voluto, netto nei numeri ma subdolo se non sarà letto e soprattutto vissuto dai giocatori, dal tecnico e dalla società con distacco e fredda disillusione E' un dato concreto il fatto che dopo la domenica bestiale di Marassi e dopo le ultime magrissime e autolesioniste prestazioni dei granata all'Arechi, la Salernitana è stata viva, regalandosi e regalando ai suoi tifosi un po' di ottimismo mischiato ad un gioco più sollecito, più tonico, più vigoroso. Ha dato la sensazione - e forse è stata la prima volta - di essere una squadra, di avere uno spartito da leggere ed interpretare. Non spettacolare (quando è entrato Tedesco però si è accesa anche la luce), ma quantitativamente la produzione è stata almeno copiosa: i movimenti difensivi sono sembrati più sincronizzati, la ricerca del pressing più ossessiva a metà campo, mentre gli attaccanti hanno provato ad accorciare le distanze col reparto mediano. La Salernitana ha battuto meritatamente l'Ancona (e il risultato avrebbe potuto essere più largo) centrando però un obiettivo normale (vista anche la caratura mostrata dall'avversario), ma non lo ha fatto certo facilmente. E' vero, i dorici avrebbero potuto prima soccombere se Bellotto fosse stato più preciso (e l'arbitro - con i collaboratori - più attenti, visto che il pallone incocciato sotto la traversa è poi andato ben oltre la linea) ma poi avrebbero anche potuto approfittare nel primo tempo di qualche disattenzione di Botticella. Poi nella ripresa, quando sembravano aver assopito il ritmo della gara e parevano pronti a sfiorare il colpaccio, sono passati in svantaggio. Da lì è stata tutta un'altra partita. Liberatasi da paure e angosce, la Salernitana ha cominciato a martellare ancor più in continuazione, ha trovato triangolazioni più precise e movimenti più convincenti, ha ritrovato il gusto di giocare in velocità, favorita anche dalla superiorità numerica e sorretta soprattutto da una condizione atletica e psicologica in risalita. La Salernitana di Zeman si è così ritrovata sul piano delle motivazioni, e la somma delle singole volontà ha fatto da antidoto ai consueti difetti che non sono di poco conto. Peso offensivo carente, movimenti degli esterni d'attacco ancora troppo legati, predisposizione al possesso palla eccessiva: perché nel primo tempo c'è stato anche questo oltre ad occasioni sciupate banalmente, soprattutto c'è stato un continuo rilancio di palloni alti verso l'area avversaria. Occasioni inaugurate da Bellotto che al 1', dopo una stecca di Peccarisi, ha chiuso male un diagonale comodo, in area di rigore. Al 10' un rinvio errato di Botticella stava per procurare danni serissimi se Parente avesse centrato la porta. Al 25' la prima, vera, azione: un vortice granata con tre passaggi e tocchi di prima (Del Grosso, Speranza-Gioacchini), tali da smarcare Bellotto in area, incapace però ancora una volta di chiudere il diagonale in gol. Un'uscita a farfalle di Botticella al 29' metteva in condizione Russo di sfiorare il gol ad effetto, con un pallonetto da trenta metri. Al 37' toccava a Bellotto impedire al marchigiano di Mariconda battere verso la porta. 2' dopo era Storari a volare su di un diagonale di Vignaroli. Al 40', dopo un mani in area di Bolic non sanzionato, la traversa di Storari vibrava: il tiro di Bellotto, violento, incocciava sotto i legni rimbalzando ben oltre la linea. Non per Nucini, e così l'assalto era rimandato. Ripresa inaugurata all'8' da una deviazione di Botticella su conclusione ravvicinata di Parente. Al 15' il rigore, causa una cintura su Vignaroli, trasformato da Bellotto. 5' dopo l'espulsione di Parente per gomitata a Tamburini, al 25' Vignaroli sfiorava il raddoppio centrato al 28' grazie ad un'intuizione di Tedesco che smarcava Speranza per l'assist decisivo.



dal sito www.salernitana.it

Ritrova la vittoria la Salernitana di Zeman che all’Arechi, nell’undicesima giornata di campionato, supera l’Ancona di Brini con due gol di scarto. Grazie alla rete di Bellotto e al sigillo di Vignaroli i granata conquistano così, nella ripresa, i tre punti in palio che riscattano, prontamente, la sconfitta subita a Genova ad opera dei rossoblu di Scoglio.
Ad eccezione di Domenico Botticella (in campo al posto dello squalificato Soviero), Zeman presenta all’Arechi la medesima formazione schierata al “Ferraris” di Genova. In difesa, complice anche l’infortunio di Fusco, il tecnico granata punta sulla coppia centrale Olivi-Zoro. A centrocampo Camorani viene ancora preferito a Tedesco, così come Speranza al convalescente D’Antoni (seduto in tribuna). A completare il reparto di mediana l’infaticabile Campedelli, schierato da Zeman sulla corsia destra. L’attacco messo in campo contro i dorici propone Vignaroli al vertice del tridente e sulle fasce Gioacchini (a sinistra) e Bellotto (destra).
Inizia bene la Salernitana, che dopo appena sessanta secondi di gioco ha con Vignaroli l'occasione per passare in vantaggio: il tiro del centravanti viene però intuito dall’estremo difensore dorico, Storari. Sulla ribattuta Bellotto, al momento del tiro, viene anticipato da Bettini. L’undici di Zeman impone il proprio ritmo alla gara, pressando in continuazione gli ospiti nella propria metà campo. L’Ancona agisce di rimessa ma non riesce ad impensierire la retroguardia granata che applica alla perfezione la regola dell’off-side.
Alla mezz’ora la Salernitana ha un’altra grande occasione per sbloccare la gara: con un colpo di tacco Vignaroli libera in area Belloto, l’esterno d’attacco prova la conclusione in diagonale ma la palla lambisce il palo alla destra di Storari.
Al 39’ è ancora Bellotto protagonista: il centravanti prova la conclusione a rete, il tiro al volo si stampa sotto la traversa e poi rimbalza oltre la riga bianca. Per Nucini ed il suo assistente di linea è tutto regolare e la palla viene spazzata via dalla difesa.
Le squadre tornano in campo invariate. La Salernitana si rende subito pericolosa, e prima con Campedelli (girata al volo) e poi con Speranza (tiro dalla distanza), sfiora il gol. Dopo dieci minuti di gioco Zeman è costretto a sostituire Zoro (colpito duro alla tempia) con Cardinale. Per l’ivoriano, trasportato d’urgenza all’ospedale S. Leonardo, fortunatamente nulla di grave. Sottoposto alla TAC di controllo il calciatore viene dimesso subito dopo.
La svolta della partita al minuto 17’, quando l’arbitro Nucini assegna alla Salernitana il calcio di rigore per l’atterramento in area di Vignaroli (fallo di Bettini). Dal dischetto realizza Bellotto.
Accusato il colpo l’Ancona non riesce più a controbattere l’azione dei granata. Fisicamente la squadra di Brini appare appesantita e nervosa, tanto che al 22’ viene espulso Parente per una gomitata ai danni di Tamburini. In dieci e sotto di un gol i dorici subiscono gli attacchi dei granata. Dopo cinque minuti (27’) un’azione in velocità della Salernitana stende l’Ancona: Tedesco scambia con Speranza che serve in profondità per Vignaroli, l’attaccante entra in area, evita Peccarisi e trafigge di destro Storari. Al 39’ l’espulsione di Giacobbo (somma di ammonizioni) limita oltremodo le velleità degli ospiti.

Queste le occasioni salienti della partita:

Primo Tempo

1’ Storari respinge con i pugni il tiro di Vignaroli
2’ pasticcio in area di Peccarisi, ne approfitta Bellotto che lascia partire un tiro al volo che sfiora il palo alla dx di Storari
9’ errore di Botticella, Costantino recupera palla e serve Parente che prova la conclusione a rete ma la palla finisce alta sulla traversa
22’ Speranza viene ammonito per il fallo su Parente
25’ tacco di Vignaroli a liberare Bellotto, l’attaccante entra in area e prova il tiro in diagonale, di poco fuori
29’ Russo prova a sorprendere Botticella uscito fuori dall’area, il tiro è impreciso
30’ Bolic dalla fascia serve in area per Russo che al momento del tiro spreca malamente, Del Grosso libera
37’ cartellino giallo per Bono
38’ Storari libera con i pugni l’insidiosa punizione battuta da Vignaroli
39’ Bellotto riceve palla in area e prova, nuovamente, il tiro al volo: la sfera colpisce la traversa e torna a terrà, al di là della la linea di porta. Nucini lascia proseguire e la difesa libera.
41’ Bettini commette fallo su Camorani e viene ammonito
47’ trascorsi i due minuti di recupero le due squadre vanno negli spogliatoi

Secondo Tempo
2’ Campedelli in area tenta la girata al volo; di poco fuori
8’ Botticella neutralizza in tuffo il tiro di Vieri
10’ Zoro infortunatosi lascia il campo per Cardinale
14’ fuori misura il tiro da fuori area di Bellotto su passaggio di Gioacchini
16’ Nucini assegna il calcio di rigore alla Salernitana: Vignaroli viene steso in area da Bettini
16’ Giacobbo viene ammonito per proteste
17’ vantaggio della Salernitana; dal dischetto realizza Bellotto
20’ Nucini ammonisce Camorani
20’ Zeman sostituisce Tedesco al posto di Gioacchini
22’ Parente viene espulso per il fallo su Tamburini
25’ Vignaroli prova il tiro dai 25 mt. di poco fuori sulla sinistra di Storari
26’ nelle fila dell’Ancona entra Ambrosi ed esce Costantini
27’ raddoppio della Salernitana:Tedesco scambia con Speranza che serve magnificamente Vignaroli, l’attaccante entra in area, evita Peccarisi e trafigge di destro Storari
32’ Bellotto sciupa clamorosamente la palla del 3 a 0 tirando su Storari la palla servitagli da Tedesco
34’ Arcadio sostituisce in campo Camorani
35’ sostituzione per l’Ancona: fuori Vieri, dentro Staffolani
37’ Russo commette fallo su Campedelli e viene ammonito da Nucini
39’ Tedesco calcia una punizione a girare dai 25 metri, la conclusione è di poco alta sopra l’incrocio
39’ cartellino rosso per Giacobbo (doppia ammonizione)
44’ tiro debole di Vignaroli
46’ ammonito Peccaresi per fallo su Bellotto
48’ Triplice fischio di Nucini, la Salernitana batte l’Ancona 2-0  

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