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8 Ottobre 2001: Campionato: Salernitana 1 / Messina 2

Cronaca || 08/10/2001

CAMPIONATO: SALERNITANA 1 / MESSINA 2

SALERNITANA (4-3-3): Soviero; Del Grosso, Fusco, Zoro; Camorani, D' Antoni (9' 2tp Speranza), Di Vicino (22' 2tp. Bellotto); Vignaroli, Tedesco, Arcadio (1' 2tp Gioacchini). A disposizione: Botticella, Cardinale, Capezzuto, Lazzaro.
All. Zeman.
MESSINA (4-4-2): Manitta; Portanova, Di Meglio, Bertoni, D' Alterio; Campolo (44' 2tp Milana), Obbedio, S. Marra, Buonocore; Godeas (39' 2tp Sullo), Gutierrrez. A disposizione: Marruocco, Sportillo, Iannuzzi, F. Marra.
Allenatore: Arrigoni.
ARBITRO: Rossi di Ciampino.
RETI: 31'1tp Tedesco (S); 12' e 34'2tp Godeas (M).
AMMONITI: 20’ 1tp. Camorani (S), 22’ 1tp. Campolo (M), 24’1tp. Tedesco (S), 5’ 2tp.Fusco (S) e al 41’ 2tp. Buonocore (M).


Situazione difficile in casa Salernitana.
La sconfitta subita in casa ad opera del Messina ha chiaramente reso più incandescente una situazione che già prima della gara non era delle più rosee.
Eppure la partita si era nuovamente messa bene grazie al vantaggio iniziale, frutto di un gran tiro dalla distanza di Tedesco...Ed invece, come già contro il Siena un inspiegabile blocco della compagine allenata dal Boemo permetteva ai giallorossi siciliani di pareggiare prima ed addirittura di passare in vantaggio. Vantaggio che i ragazzi di Mister Zeman non sono riusciti a recuperare nonostante gli ultimi 15 minuti giocati in maniera più che dignitosa.
Dunque il problema deve essere cercato non tanto nell'impostazione della gara e nella preparazione della stessa, visto che quello che il tecnico di Praga vuole dai suoi giocatori è stato messo in pratica nell'ultima parte di gara contro una squadra ancora più chiusa dell'inizio e quindi in situazioni oggettivamente più difficili rispetto a quelle del resto della partita.
Lo stesso Soviero, ribadendo la fiducia dei giocatori nelle idee del Tecnico, non riusciva a spiegarsi come mai non si riesce ad applicare la domenica tutto quello che viene provato e riprovato durante la settimana.
Forse è una questione di concentrazione o una paura che da sempre attanaglia tutti i giocatori quando i risultati tardano ad arrivare.
Noi insistiamo col ricordare che a lungo andare il lavoro paga sempre e che più volte durante la sua carriera Mister Zeman è riuscito a far ricredere i suoi più acerrimi denigratori....
Basta che le critiche non siano fatte a prescindere perchè in quel caso nemmeno una serie interminabile di "risultati" basterebbero a far cambiare idea a chi di idee ne ha ben poche.
In bocca al lupo Mister, il Tempo è Signore e le darà ragione.

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 8 ottobre 2001

Segna Tedesco, doppietta di Godeas, Vignaroli fallisce il pari

DA SALERNO RAFFAELE SCHIAVONE

«Quando perdiamo la forza fisica noi siamo una squadra mediocre». Salvatore Soviero (proprio ieri festeggiava 200 partite in carriera), l'unico granata con Zoro ad uscire tra gli applausi dall'Arechi, dà, a fine gara, l'analisi precisa di questa Salernitana. Una squadra allo sbando, incapace di creare gioco e di metterci il cuore. È bastato affrontare la prima squadra tecnicamente valida, ma non eccessivamente, che per i granata è stata notte fonda anche davanti al proprio pubblico. Una tifoseria che sta abbandonando sempre più la squadra, delusa per un mercato che ha visto ancora una volta inattiva la società, e per un allenatore (Zeman è stato contestato al termine della partita) accusato di essere sfacciatamente aziendalista per aver avallato le scelte del patron Aliberti e che, nel contempo, non riesce a far applicare ai propri giocatori le sue teorie.
Ancora una volta la Salernitana ha subìto la supremazia avversaria. Il Messina, schierato con una difesa a tre con D'Alterio e Marra pronti a dare una mano al reparto arretrato quando la Salernitana abbozzava un attacco, ha meritato la vittoria per la gran mole di gioco prodotto e per le numerose occasioni da gol avute. Su tutti, due giocatori hanno fatto la differenza: Enrico Buonocore, ischitano giramondo dal sinistro magico, e Denis Godeas, lungagnone friulano, inguardabile tecnicamente ma cinico sotto porta. Il primo crea, l'altro realizza. Il piccoletto Buonocore ha giganteggiato. Con il solo sinistro, è in grado di fare quello che vuole con il pallone tra i piedi. E pensare che due stagioni fa Buonocore decise di lasciare Ravenna e la serie B, per dare lezioni di calcio in C2, a Messina. Si disse che in cambio ebbe un contratto miliardario. Due anni dopo è ancora lui l'anima di questa squadra: si piazza dietro le punte che, per la verità, dovrebbero essere più mobili, ne detta i movimenti e irride gli avversari con funamboliche giocate. E serve assist millimetrici ai compagni. Godeas e Gutierrez avrebbero potuto segnare molti più gol, ma vuoi la loro imprecisione accoppiata alla bravura di Soviero, si sono limitati a un uno-due che ha consentito alla loro squadra di portare a casa i tre punti.
E la Salernitana? Inguardabile. Eppure la compagine granata aveva avuto la fortuna di passare in vantaggio con un micidiale rasoterra dalla distanza di Tedesco (32' del primo tempo) giunto in un momento in cui il Messina stava già imponendo la propria supremazia. La Salernitana si è dimostrata, a soli sei giorni di distanza, nuovamente incapace di gestire il vantaggio. Inefficace nella fase difensiva, in troppi non riescono a rendersi utile in copertura, la squadra non riesce nemmeno a esprimersi in quella offensiva che dovrebbe essere il fiore all'occhiello di una squadra zemaniana. Quali i motivi? Troppo modesti tecnicamente i giocatori; oramai superate, in quanto prevedibili, le teorie zemaniane. Basta una squadra ben messa in campo che limita i movimenti agli esterni e ne impedisca a centro le verticalizzazioni, perchè quelle idee vadano a farsi benedire. Se poi dall'altra parte trovi anche un signor giocatore come Buonocore è proprio la fine. Dal suo piede ha preso avvio (12' della ripresa) l'azione che ha portato Marra a cercare, dalla sinistra, la testa di Godeas per la deviazione vincente. E un suo tacco magico ha messo solo davanti a Soviero (34') sempre Godeas il quale non si è fatto pregare due volte per realizzare il gol della vittoria. La Salernitana avrebbe, ciò nonostante, potuto anche pareggiare. Ma prima (42') a Bellotto è stato annullato il gol per fuorigioco; cinque minuti dopo Vignaroli ha calciato debolmente un rigore concesso dall'arbitro per un fallo di D'Alterio su Speranza.
E adesso? In altre situazioni l'allenatore avrebbe fatto già le valige. In questo caso ci troviamo di fronte a un tanto decantato «progetto» nel quale società e tecnico credono ciecamente. Non resta che stare a guardare dove questo progetto porterà alla fine la Salernitana.



da La città di Salerno lunedì 8 ottobre 2001

Affonda anche la Salernitana di Zeman
Il Messina merita il 2-1 Fischiato pure il boemo
LA CRISI GRANATA

di Michele Spiezia

Ci sono modi e modi di perdere, ma questo della Salernitana - una presenza fragile, subdola, inconsistente sul prato - è proprio il peggiore. E' come se i granata dovessero reggere un peso insostenibile: una condizione fisica pessima, una condizione mentale confusa, una condizione tecnica mediocre Col Messina visto all'Arechi avrebbe vinto l'80% delle formazioni di B; il 19% avrebbe pareggiato. La Salernitana, ovviamente, ha perso. Tutto è accaduto senza che nulla i granata abbiano prodotto, se si eccettua un finale confuso e convulso dentro una gara povera come uno straccio vecchio. Zeman ha pagato pedaggio ad Arrigoni che s'è affidato al talento cristallino di Buonocore e s'è raccomandato agli altri: correte. Ha sistemato i due attaccanti assai larghi sulle fasce trovando così sistematicamente modo di penetrare al centro. Ha segnato due gol, ma sarebbero potuti essere molti di più, il Messina (finora non aveva mai vinto): l'agile Gutierrez per due volte ha graziato Soviero, in un'altra circostanza ha colpito il palo, lo stesso Soviero s'è prodotto in un paio d'uscite miracolose, Buonocore è stato egoista quando avrebbe potuto servire l'isolato Godeas, inconsapevole mattatore. La Salernitana ha perso su ogni fronte: tattico, fisico, tecnico, mentale. Reparti sfilacciati, ritmo basso, manovra laboriosa, costruzione del gioco totalmente assente; basti pensare che i granata non hanno mai prodotto una verticalizzazione. Non hanno mai saltato un avversario. Non sono mai entrati in area di rigore, mai dato la sensazione di essere una squadra, mai rubato il pallone e ribaltato l'azione, soprattutto quando, immeritatamente, si sono trovati in vantaggio. E' questo forse il dato più preoccupante, mischiato a tante considerazioni così evidenti da sembrare persino banali, come ad esempio quello riferito al modulo della Salernitana schierato da Zeman: continua ad essere il 4-5-1, altro che 4-3-3. E' una squadra priva di punti di riferimento, fragile ed indifesa, continuamente esposta alle folate di qualsiasi avversario, squadra nella quale tutti si ostinano a portare il pallone, squadra dove quasi nessuno prova a smarcarsi, squadra schiacciata, incapace di esprimere un'azione offensiva. E' reato di lesa maestà ipotizzare che le colpe non siano tanto dei giocatori quanto del tecnico? Zeman s'è detto soddisfatto degli ultimi 15': si è giocato come si doveva, ha detto. Ma nei primi 75' cosa ha fatto sulla panca: non s'è fatto sentire o non è stato ascoltato? Oppure questa squadra, così come è stata assemblata, non è in grado di assimilare il verbo del boemo, visto che non corre, che non pressa, che non attacca. Se segna, poi, pare sempre votarsi ad una difesa improvvisata. E non regge la tesi zemaniana delle 6 palle-gol costruite negli ultimi 15'. Sono sembrate occasionali, più che dettate dallo schema: Tedesco che al 36' spara dai 20 metri, Bellotto al 37' anticipato a due metri da Manitta su di un pallone gettato in area, gol annullato per off-side a Bellotto al 41' su un altro spunto personale, da fuori, di Tedesco, il rigore calciato da Vignaroli al 3' di recupero e parato da Manitta, nato da una penetrazione di Speranza in area (protagonista al 26' di una splendida conclusione dai 25 metri che avrebbe sfiorato l'incrocio) e una debole girata di Gioacchini allo scadere sull'ennesimo, disperato, traversone. Poco, perché sull'Arechi non tornassero a spirare i soliti fantasmi ingombranti. Poco, perché in uno stadio sempre più vuoto, non tornasse a risuonare il solito coro: «Aliberti è un ladro». Poco, perché - mentre Cannella litigava con un tifoso che aveva espresso dubbi sulla consistenza della squadra - su Zeman non piovessero fragorosi fischi e qualche invettiva. Troppo poco per pensare ad un progetto. Troppo poco per pensare ad una contestazione guidata. Anche perché i contestatori avevano disertato...



dal sito www.salernitana.it

Domenica da dimenticare per la Salernitana di Zeman che all’Arechi, nella settima giornata di campionato, rimedia la seconda sconfitta della stagione (la prima in casa), facendosi superare per 2-1 da un pratico ed organizzato Messina.
Dopo essere passata in vantaggio con un gran tiro dalla distanza di Tedesco intorno alla mezz’ora, la Salernitana non riesce a concretizzare ad imporre il proprio gioco all’avversario bensì subisce nella ripresa l’uno-due degli ospiti, che conquistano così, a Salerno, la prima vittoria in campionato.
Zeman conferma la sua fiducia ad Arcadio, e ripropone il tridente con Vignaroli centrale e Di Vicino a sinistra. Arrigoni del Messina risponde infoltendo il centrocampo per impedire le discese degli esterni Tamburini e Del Grosso e azzeccando la mossa Buonocore, sapientemente piazzato tra il centrocampo e la difesa granata.
In difesa, complice anche l’infortunio di Olivi (rientrato malconcio dall’U.21), il tecnico granatar punta sulla coppia centrale Fusco-Zoro.
Le due squadre scendono in campo sotto un sole caldissimo, quasi estivo, che rende lente le manovre iniziali.
E' il Messina a rendersi pericoloso nei primi minuti di gara, con Godeas (sciupa il suggerimento di D’Alterio) e poi con Gutierres che centra il palo dopo aver superato Soviero. La Salernitana non riesce a organizzare il proprio gioco, fatica a proporsi in avanti e quando lo fa è imprecisa. Vignaroli e Di Vicino tentano la conclusione a rete, ma lo fanno senza impensierire Manitta.
Il gol del vantaggio arriva all'improvviso, al 31°minuto di gioco . Fa tutto Tedesco che dai 25 metri lascia partire un sinistro potente e preciso che termina nell’angolino basso tra palo e portiere.
Termina il primo tempo e le due squadre rientrano negli spogliatoi. Il momentaneo vantaggio non lascia tranquillo Zeman che sostituisce Arcadio con Gioacchini. Nella ripresa la Salernitana prova a colpire gli avversari di rimessa, nel tentativo di mettere al sicuro il vantaggio acquisito nel primo tempo ma è il Messina ad impadronirsi del centrocampo (dopo soli 7 minuti di gioco Zeman è costretto a sostituire l’infortunato D’Antoni). I siciliani raggiungono il pari all’11’: cross di Marra e gran colpo di testa di Godeas sul quale nulla può Soviero. Prova a rispondere la Salernitana che sfiora nuovamente il vantaggio con Di Vicino su punizione (19’) e con Speranza dalla distanza (26’). Ma la reazione dei granata non sortisce gli effetti sperati. Ed è il Messina a passare fulmineamente in vantaggio ancora con Godeas (34') ottimamente servito di tacco da Buonocore.
Sotto di un gol la Salernitana si riversa in avanti. Nell'ultimo quarto d'ora l’undici di Zeman tenta l’arrembaggio alla porta avversaria. Almeno sette le azioni da gol costruite dai granata che, nonostante le apprezzabili giocate non acciuffa il pari. A nulla servono le proteste per la rete annullata (sospetto fuorigioco) all’86’ a Bellotto e il rigore procurato da Seperanza che Manitta neutralizza respingendo il tiro dagli undici metri di Vignaroli. La Salernitana esce sconfitta per 2 a 1 dal Messina di Arigoni.

Queste le occasioni salienti della partita:

Primo Tempo
7’ Godeas sciupa da buona occasione il suggerimento di D’Alterio
9’ Tedesco serve un ottima palla a Vignaroli che dal limite prova ad entrare in area, al momento del tiro viene chiuso da Bertoni
12’ Buonocore taglia per Guitierrez che anticipa Soviero in uscita, la palla colpisce il palo e viene allontanata dall’area
17’ Di Vicino servito da D’Antoni entra in area, da buona posizione calcia in porta ma il tiro viene respinto in angolo
21’ ammonizione per Camorani, fallo su Campolo
22’ Campolo restituisce il fallo a Tedesco che gli costa il cartellino giallo
31’ vantaggio della Salernitana:Tedesco dai 25 metri sorprende Manitta che in tuffo non arriva sul pallone
38’ S. Marra tenta la conclusione in acrobazia, in sforbiciata gira in porta un gran tiro che termina sopra la traversa
39’ triangolazione al vertice sinistro dell’area di rigore tra Tamburini e Tedesco, ma il tiro del terzino granata viene deviato in angolo da un difensore
47’ si chiude il primo tempo con un tiro al volo di Arcadio fuori di un paio di metri

Secondo Tempo
1’ prima sostituzione per la Salernitana; Zeman inserisce Gioacchini al posto di Arcadio
7’ s’infortuna D’Antoni che lascia il campo in barella, al suo posto entra Speranza
11’ pareggio del Messina: cross di Marra e gran colpo di testa di Godeas sul quale nulla può Soviero in tuffo
19’ Di Vicino batte la punizione dal limite dell’area concessa da Rossi, la palla a girare colpisce il palo alla destra di Manitta e poi finisce fuori
21’ Soviero in uscita, salva per due volte l’incursione di Gutierrez
22’ Bellotto sostituisce l’affaticato Di Vicino
26’ Speranza dai 30 metri sfodera un tiro di collo pieno che finisce di un soffio fuori
29’ Pericolo per la Salernitana, Marra dà l'imbeccata per Gutierrez che sciupa clamorosamente
31’ Buonocore su punizione, di poco sopra la traversa
33’ Messina in vantaggio: tacco di Buonocore per Godeas che a tu per tu con Soviero non sbaglia la conclusione a rete
35’ Tedesco tenta il tiro dalla distanza ma Manitta si oppone con i pugni
37’ Bellotto viene anticipato in area da D’Alterio, sullo sviluppo del calcio d’angolo Zoro di testa manda di poco fuori
39’ Sullo subentra al posto di Godeas
39’ giallo per Buonocore
41’ Rossi annulla per fuorigioco il gol di Bellotto, pronto a mettere in rete la ribattuta di Manitta sul gran tiro di Tedesco
43’ uscita disperata di Soviero che recupera palla a centrocampo, rilancio per Vignaroli al quale non riesce lo stop al volo e la palla finisce sul fondo
44’ Il Messina sostituisce Campolo per Milana
46’ Rossi concede il penalty alla Salernitana per l’atterramento in area di Speranza. Dal dischetto Vignaroli calcia alla destra di Manitta bravo in tuffo a respingere
48’ Camorani serve in area una splendida palla per Gioacchini, l’attaccante tenta il tiro al volo ma non sorprende l’attento Manitta che blocca in due tempi
50’ Rossi fischia la fine delle ostilità  

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