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24 Settembre 2001: Campionato: Salernitana 2 / Pistoiese 1

Cronaca || 24/09/2001

CAMPIONATO: SALERNITANA 2 / PISTOIESE 1

SALERNITANA (4-3-3): Soviero; Del Grosso, Fusco, Zoro, Tamburini; Camorani (23' st. Campedelli), D'Antoni, Tedesco; Di Vicino (39' st. Bellotto), Vignaroli, Arcadio (32' st. Lazzaro). A disposizione: Botticella, Capezzuto, Cardinale, Luciani. All. Zeman.
PISTOIESE (5-2-1-2): Balli; Carbone, Zini, Akassou, Bettella (27' st. Cimarelli), Lambertini, Bisoli, Riccio; Baiano (31' st. Consonni); Ginestra, Ferro (16' st. Perrone). A disposizione: Monterastelli, Negro Frer, Bellini, Mela.
All. Nicoletti.
ARBITRO: Palmieri di Cosenza.
RETI: 38' pt. Camorani; 25' st. Vignaroli, 43' Lambertini.
AMMONITI: Del Grosso, D'Antoni, Tamburini e Carbone per gioco falloso; Baiano per proteste.


Torna al successo la Salernitana di Zeman e lascia intravedere i primi frutti del lavoro del tecnico.
Un'ora giocata con un buon ritmo e poi una eccessiva rilassatezza nei minuti finali che poteva costare molto cara.
Più che lo spettacolo che tarda ad arrivare, preoccupano gli atteggiamenti di alcuni giornalisti che troppo spesso si scordano di non poter essere tifosi nel raccontare le gesta della compagine granata.
Insistiamo nel sottolineare che il gioco e, di conseguenza, le vittorie sono frutto del lavoro e che altre scorciatoie, da altri praticate, non rientrano nella filosofia del Mister....

Ecco cosa dicono i giornali.


da Il Mattino lunedì 24 settembre 2001

Il solito Zeman «Male nel finale»

DA SALERNO MICHELE CAPONE

Zeman durante tutta la settimana che ha preceduto la partita con la Pistoiese, negli allenamenti ha spesso e volentieri rimproverato i giocatori per i loro errori.
E nonostante la vittoria ieri dopo la partita non ha cambiato atteggiamento, e così, più del risultato positivo, Zeman sottolinea il rischio che ha corso la squadra di non vincere. «Per molti giocatori la partita è finita prima del termine» ha osservato causticamente, il tecnico, ed ha continuato sottolineando: «eravamo ordinati in campo, non ci schiacciavamo né in avanti né in difesa, si doveva trovare il tempo per fare entrare gli attaccanti, quando lo abbiamo fatto spesso si è sbagliato».
Giacomo Tedesco dal primo minuto, una scelta che si è rivelata vincente: «Ha fatto bene in partenza - osserva l'allenatore granata - male nel finale e ne ha risentito tutta la squadra. La squadra vinceva per due a zero e Tedesco ci ha messo in grosso pericolo».
Il risultato per Zeman è giusto: «Siamo stati superiori alla Pistoiese, abbiamo fatto meglio noi». La squadra ha però risentito di antichi mali: «Abbiamo problemi ad entrare in area e quando ci riusciamo sbagliamo gol facili. Contro la Pistoiese ho visto una Salernitana più leziosa perché è mancata la costanza».
La classifica riporta la squadra a ridosso delle prime, Zeman guarda al futuro con ottimismo: «Non so dove potrà arrivare la Salernitana, posso dire che può lottare per qualcosa, può migliorare, ci stiamo lavorando sopra, imparando qualcosa in più di quanto visto contro la Pistoiese».
L'allenatore della Salernitana si è anche soffermato sulle prestazioni di alcuni singoli calciatori. «Ho preferito Zoro a Cardinale perché si è allenato con noi, mentre Cardinale è stato lontano tre settimane, ed ha fatto una buona prova. Non è stata positiva quella di Lazzaro, ma ha giocato con una squadra che non aveva più riferimenti, anche se ha fatto male quel poco che ha fatto».
«La posizione di Vignaroli - ha aggiunto il tecnico boemo - è quella giusta, importanti sono i movimenti che i centrocampisti fanno per lui, contro la formazione toscana spesso si è trovato al posto giusto al momento giusto, ma non è stato servito. Arcadio, invece, ha ancora problemi d'inserimento, non ha ancora i tempi giusti».
Dopo la vittoria la Salernitana potrà essere più tranquilla? «Credo di sì, però spero di no in altro senso, sotto pressione la squadra ha giocato meglio».
Il Como dopo la vittoria con la Salernitana ha surclassato il Cosenza. «Anche il Crotone dopo aver giocato con noi ha poi vinto facilmente la domenica successiva, evidentemente - conclude ironico Zeman - alleniamo bene le squadre che giocano contro di noi».

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Salernitana, non gioca e vince
DA SALERNO RAFFAELE SCHIAVONE

Gli unici applausi sono per lo speaker dell'Arechi che annuncia la sconfitta del Napoli a Empoli. E così dalla curva sale un «chi non salta napoletano è...» e i giocatori granata che stavano uscendo a testa china dal campo nonostante la vittoria, hanno iniziato a danzare guidati dagli scatenatissimi Soviero e Zoro. È finita così la sfida tra deluse. La Salernitana ha ritrovato gol e vittoria ma non certo il gioco che dovrebbe essere la forza di questa squadra. La Pistoiese è sempre in crisi: quarta sconfitta consecutiva, l'allenatore Nicoletti con la valigia già pronta e spogliatoio superbollente con un Baiano che non è rimasto tanto contento quando il tecnico lo ha richiamato in panchina per far posto a un più dinamico e geometrico Consonni.
La Salernitana non ha convinto anche se, bisogna dire la verità, Zeman ha in pratica indovinato gli uomini da mandare in campo. Occorreva vincere contro una Pistoiese che, come annunciato, è scesa in campo con una squadra abbottonatissima schierando ben cinque giocatori in difesa, due mediani a protezione e con Baiano, vecchia conoscenza di Zeman, nell'insolito ruolo di suggeritore alle spalle di due mobilissime ali. Zeman ha così mandato in campo Tedesco, l'unico in grado di verticalizzare il gioco, dopo averlo tenuto per qualche domenica in naftalina. Camorani, schierato abitualmente esterno sinistro, è stato spostato a destra per cui Campedelli è andato in panchina. In difesa altra sorpresa: fuori lo squalificato Olivi, il tecnico boemo ha tentato con successo la carta Zoro. L'ivoriano, 18 anni, ha giocato con autorevolezza mostrandosi insuperabile sui palloni alti (una carenza che era emersa finora nel reparto arretrato) e bravo anche con il pallone tra i piedi. E anche Tedesco e Camorani sono state due scelte vincenti. L'ex napoletano ha potuto approfittare di un'eccessiva libertà concessagli dal diretto avversario, il vecchio Bisoli, per giostrare a suo piacimento alle spalle delle punte. Sue le verticalizzazioni e i suggerimenti più pericolosi. Con lui in campo ne trae in parte giovamento D'Antoni anche se la posizione dei due va leggermente registrata. Camorani ha disputato una partita diligente, riuscendo anche a trovare il gol che ha sbloccato la partita. Fino a quel momento la Salernitana aveva comunque trovato difficoltà nel finalizzare la propria supremazia rimanendo incartata nella fitta maglia difensiva degli ospiti. Solo Tedesco cercava sbocchi per le vie interne, approfittando anche dei tagli di Vignaroli. Non sarà una punta centrale, ma l'attaccante granata è l'unico che riesce a rendersi pericoloso in area avversaria e quando può fare movimento non si lascia pregare. Suo l'assist per Camorani in occasione del primo gol (38'); sua la deviazione di testa che ha messo al sicuro il risultato (25' della ripresa). Sulle fasce la Salernitana trova sempre difficoltà. Di Vicino e Arcadio fanno poco movimento e i due terzini non riescono a spingere a sufficienza. Fortuna ha voluto che questa Pistoiese sia davvero inguardabile. Riesce a fare molto movimento a centrocampo ma la squadra non sembra in grado di finalizzare. Eppure nel finale la Salernitana ha rischiato grosso. Stranamente calati sul piano atletico nonchè nella concentrazione, i granata hanno lasciato ampi spazi agli avversari. E poi ci si è messo anche Tamburini, il quale con due falli consecutivi ha consentito alla Pistoiese di usufruire nei minuti finali di due punizioni dal limite. Lambertini è stato bravo nel trovare l'angolino nella prima (43'); sfortunato nella successiva (49') quando il palo ha negato a lui e alla Pistoiese il pareggio. E giù fischi per la Salernitana.



da La città di Salerno lunedì 24 settembre 2001

La Salernitana vince, ma quanta paura
5' di follia rischiano di compromettere tutto
UNA VITTORIA IMPORTANTE


di Piero Delle Cave

La Salernitana torna alla vittoria ed è quello che più conta. Ma i cinque minuti finali, compreso il recupero, hanno rischiato di mandare all'aria un successo quasi scontato. I granata non hanno incantato (meglio chiarirlo) ma la Pistoiese non ha mai dato l'impressione di poter strappare un risultato positivo Poi, in preda ad un raptus, la Salernitana si è lasciata andare con troppa presunzione. Convinta di aver conquistato i tre punti, ha letteralmente mollato facilitando il ritorno della Pistoiese. E' necessario partire dall'89 perché in quei cinque minuti è accaduto un po' di tutto: il gol di Lambertini (splendida la sua punizione) al 44'. Un salvataggio di Soviero su Consonni al 47'. Poi sul successivo calcio d'angolo un colpo di testa di Akassou finito alto. E al 49' un altro missile su punizione di Lambertini (bravissimo nei calci da fermo) che ha colpito il palo! Liberatorio il fischio di Palmieri ma forse è giusto riflettere e meditare su un calo di tensione che la Salernitana poteva pagare a caro prezzo. Un calo che la Salernitana in futuro non può permettersi. Alla fine sono arrivati i tre punti. Meritati ed importanti. La Salernitana ha ''fatto'' la partita per ottanta minuti. Ispirati da un Tedesco in giornata di grazia, i granata hanno sempre dato la sensazione di poter sbloccare il risultato. Il siciliano, nel primo tempo, ha dato il suo contributo di fantasia ad un attacco che non sempre è apparso incisivo. La Pistoiese, che Nicoletti ha schierato con cinque difensori e quattro centrocampisti, ha badato soprattutto a difendersi lasciando completamente l'iniziativa nelle mani dei granata. Poche, però, le palle gol prodotte dalla formazione di Zeman. La più clamorosa all'8' quando Tedesco ha servito un pallone d'oro a Di Vicino: anziché toccare di destro, l'ex attaccante napoletano ha colpito di esterno sinistro mandando sul fondo con Balli ormai battuto. La reazione della Pistoiese è in una combinazione Baiano-Ferro ma quest'ultimo gira mandando alto davanti a Soviero. Gira Tedesco e gira la Salernitana. Ma il siciliano predica nel deserto. Corre molto, offre qualità sorretto da Di Vicino, ma Balli non corre grossi rischi. Il gol del vantaggio nasce casualmente: Di Vicino per Vignaroli in area di rigore, sponda per Camorani. Il centrocampista (fino a quel momento deludente) batte di destro superando Balli. Nella ripresa la Pistoiese diventa meno rinunciataria: Nicoletti avanza Ferro e Ginestra ma la musica non cambia granché. I toscani si affidano a qualche spunto individuale: bella la conclusione di Ferro (3'), palla alta sulla traversa. La Salernitana controlla e riparte: potrebbe sfruttare meglio la superiorità numerica in alcune azioni di contropiede quasi mai rifinite nel modo giusto. E' Tedesco, sempre lui, ad avviare l'azione del raddoppio: splendido l'assist, Di Vicino incrocia e colpisce di sinistro: sfera sul palo, raccoglie Vignaroli che di testa realizza. 2-0, partita finita? Macché. Per la Pistoiese è la resa ma ci pensa la Salernitana a rimetterla in partita. Nicoletti inserendo Cimarelli, Consonni e Perrone prova a riacciuffare una partita già compromessa. Il 2-0 ha uno strano effetto sui granata: molti smettono di correre, in tanti cercano la gloria personale, il numero ad effetto, saltano le distanze tra i reparti e quando Lambertini al 44' realizza il gol della domenica, la Salernitana vive attimi di paura. Il palo salva Soviero, via ai cori e ai canti della curva per una vittoria che mancava da quasi un mese. Ma se fosse stato il contrario? In questo momento meglio guardare alla classifica e agli otto punti. Non sono pochi per un laboratorio dove è esposto ancora il cartello ''lavori in corso''. E lo spettacolo promesso? Per quello c'è tempo..



dal sito www.salernitana.it

Un gol di Camorani nel primo tempo, l’altro di Vignaroli nella ripresa. Così la Salernitana di Zeman mette in archivio la quinta giornata di campionato, conquistando i tre punti in palio e la seconda vittoria della stagione. Fa soffrire, ma non dispiace ai circa 11mila spettatori, la Salernitana vista in campo contro la Pistoiese. I granata intraprendenti fin dai primi minuti di gioco, subiscono solamente nel finale le pressioni degli ospiti che, nei minuti di recupero, complice il calo di tensione della Salernitana, sognano sull’ennesima punizione di Lamberti (autore del 2-1 al 44’) il pari in extremis.
Zeman schiera in campo, al centro della difesa, l’ivoriano Zoro, preferendolo al nazionale U.20 Cardinale (rientrato lunedì a Salerno dopo le tre settimane di Universiadi).
A centrocampo il tecnico granata inserisce dal primo minuto Tedesco sulla sinistra, optando invece sul versante opposto per Camorani. In cabina di regia viene confermato D’Antoni, così come in attacco, il tridente formato da Vignaroli, Di Vicino e Arcadio.
L'inizio è tutto di marca granata. Contro una Pistoiese apparsa in principio assai lenta e impacciata, Zeman propone un centrocampo dinamico, con Tedesco e Camorani a macinare chilometri. Proprio dai piedi del fantasista siciliano arriva la prima occasione da rete; al 3' Tedesco prova il tiro dal limite e impegna l'ex granata Balli. Passano 5 minuti e il siciliano penetra nella retroguardia avversaria, taglia l'area con un diagonale perfetto ma Di Vicino preferisce calciare di sinistro anziché con il destro e la conclusione va sul fondo. La Salernitana continua a spingere a metà campo ma l’undici di Nicoletti, arroccato a centrocampo, non cede alle incursioni granata. Al 35' Vignaroli prova a calciare di prima una punizione dal limite concessa da Palmieri per un fallo su Arcadio; la sfera supera la barriera e colpisce Akassou che per poco non tradisce Balli. Trascorrono tre minuti ed i granata passano in vantaggio. Di Vicino dalla trequarti serve al centro Vignaroli, stop per Camorani che in corsa trafigge Balli.
Le due squadre rientrano in campo invariate. La Salernitana è alla ricerca del raddoppio. Al 10' Vignaroli non riesce a capitalizzare l’occasione suggeritagli da Arcadio. Poi all'11' è bravo Balli ad anticipare l’attaccante di Finale Ligure lanciato a rete da Di Vicino. Il raddoppio è nell’aria. Giunge inesorabile al 24’: Tedesco suggerisce per Di Vicino che entra in area e tira a botta sicura, la palla colpisce il palo e torna in gioco, sulla ribattuta Vignaroli di testa mette dentro. La Salernitana potrebbe chiudere definitivamente la gara al 30’; Tedesco offre una palla d’oro ad Arcadio, nel controllo, l’attaccante perde il tempo e cade in area contrastato da Zini, ma per Palmieri non ci sono irregolarità.
Nei minuti finali, quando i giochi sembrano ormai fatti, la squadra di Nicoletti accorcia le distanze. A due minuti dal termine Palmieri concede un calcio di punizione ai toscani: da 25 metri Lambertini pesca l’angolino alla sinistra di Soviero. E’ il 2 a 1, la Pistoiese comincia a credere nei miracoli e si propone disperatamente in attacco. Il triplice fischio giunge in pieno recupero (49’), dopo il palo centrato da Lambertini, sempre su calcio piazzato.  

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